Il 22 giugno nella Casa di Reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo ritorna “Più stelle meno sbarre”, la cena gourmet per sostenere economicamente “Stampatingalera”, il corso di stampa Fine Art promosso dall’Associazione Sapori Reclusi e attivo dal 2014 nel carcere di Saluzzo, grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.
Ma “Più stelle meno sbarre” è molto più di una cena stellata, è una scommessa coraggiosa, per provare a ricreare in modo nuovo il filo che unisce le diverse parti di una stessa società civile, al di là di pregiudizi, preconcetti, immagini prefabbricate.
Il mondo della detenzione incontra da vicino il mondo ‘fuori’, il mondo ‘fuori’ si immerge nella realtà della reclusione e ne diventa parte attiva, collaborando al processo di interazione, scambio, comprensione che sta alla base del cambio di prospettiva indispensabile per creare un percorso di inclusione che veda i singoli come parti diverse di una società unica.
Così, il 22 di giugno le stelle incontrano il carcere, le aziende incontrano i progetti solidali, le istituzioni toccano con mano che un’altra strada per comunicare è possibile: accostare chef e detenuti, imprenditori e cittadini, rappresentanti delle istituzioni e giovani è la strada per ricreare il senso reale di quella che chiamiamo per convenzione società civile. Obiettivo finale della cena: favorire il coinvolgimento delle aziende entrate in contatto con il laboratorio di Stampatingalera mediante la presa in carico di commesse esterne e incrementare i processi di comunicazione di ciò che si trova recluso verso la società esterna. È “un’impresa possibile”.
Tra gli chef impegnati anche Enrico Crippa, Piazza Duomo (Alba) e Ugo Alciati, Guido (Fontanafredda-Serralunga d’Alba), ambasciatore EXPO. Tra i vini Ceretto, Oddero e Scavino.
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