“Grazie per avermi salvato la vita” è lo slogan della Giornata mondiale 2015: un messaggio per ringraziare chi è già donatore e incoraggiare più persone in tutto il mondo a donare sangue volontariamente.
In occasione dell’annuale “Giornata Nazionale del donatore di Sangue” il Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale ha organizzato, domenica 14 giugno a BORGO San Dalmazzo, in collaborazione con le Associazioni dei donatori di sangue, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Città di Borgo san Dalmazzo, la 9^ Festa Provinciale del Donatore di Sangue.
La Giornata mondiale del donatore venne istituita nel 2004; in Italia è stata proclamata con la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 aprile 2006, ed è diventata un’occasione importante per sensibilizzare le coscienze e per coinvolgere la popolazione giovanile.
La Giornata è stata indetta in prossimità dell’estate proprio perché nei mesi di luglio e agosto in genere si registra un calo nelle donazioni. Per diverse ragioni, a cominciare dal fatto che molti sono in vacanza.
Domenica 14 giugno i donatori della Granda sfileranno in corteo per sensibilizzare tutta la cittadinanza e testimoniare con la loro presenza l’importanza della donazione: la disponibilità di sangue infatti è un patrimonio collettivo di solidarietà indispensabile in tante attività mediche e i donatori periodici sono la fonte migliore di sangue sicuro, perché garantiscono uno stile di vita adeguato alla consapevolezza del gesto.
Proprio per queste ragioni l’edizione 2015 della manifestazione si pone in tutto il mondo due importanti obiettivi: ringraziare e festeggiare i donatori che ogni anno permettono 108 milioni di donazioni nel mondo, ma anche, e soprattutto, aumentare la consapevolezza della necessità di donatori periodiche per garantire la qualità, la sicurezza e la disponibilità di sangue per tutti i pazienti.
Giorgio Groppo, Presidente CSV Società Solidale: “Domenica 14 giugno di nuovo tutti insieme promuoveremo la donazione di sangue: il nostro primo dovere di donatori è quello di far giungere il sangue ai sofferenti ma allo stesso tempo dobbiamo avvicinare i giovani a questo gesto di generosità e per farlo dobbiamo proporlo come un momento felice.
Intendo infine ringraziare tutti i volontari donatori, persone con passione civile che con il loro contributo contribuiscono a migliorare la società e la qualità di vita di quanti la abitano.”