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M5S sul depuratore di Cuneo e situazione ambientale | “L’Arpa dice che va tutto bene e lo Stura gode di buona salute, ma lasciateci il beneficio del dubbio”

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Il MoVimento 5 Stelle, in una nota inviata alle redazioni, risponde ai risultati dell’indagine condotta dall’Arpa e da noi, come da altri, pubblicata in data 23 maggio, che attestano come la qualità delle acque del fiume Stura e del torrente Gesso, di cui tanto si è discusso a seguito del periodo di ”fermo impianto del depuratore“ sia risultata nella norma; nell’indagine diffusa dall’Arpa si leggeva anche che “non si sono avuti effetti tossici causati da inquinamento chimico dovuti sia ad un singolo composto sia a più sostanze presenti”. A tale indagine si riferisce la seguente dichiarazione del M5S: “Tutti ricorderanno che, a seguito dei lavori di adeguamento previsti dalla normativa europea sul depuratore di Cuneo, gestito dall’A.C.D.A., lo scorso anno, ad Ottobre, per ben 30 giorni, sono stati sversati nel fiume Stura i reflui urbani di Cuneo e dintorni”.

 

A tal proposito, recentemente abbiamo letto in un giornale locale, quanto sia stato attento il “monitoraggio straordinario” effettuato dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (A.R.P.A.) durante il periodo susseguente i lavori di adeguamento: ad affermarlo è l’A.R.P.A. stessa, la quale comunica che “la qualità ambientale generale è tornata alla situazione originaria escludendo danni più o meno irreversibili”, anche grazie al fatto che l’habitat fluviale ha riassorbito tutti gli inquinanti riversati nelle acque. Per tali ragioni il direttore dell’A.R.P.A. ritiene inutile l’allarme generato, alla luce dei risultati delle analisi condotte.

 

Valter Paoletti, presidente dell’Associazione sportiva Pesca Ambiente Fossano, ed anche noi del  MoVimento 5 Stelle di Cuneo, la pensiamo diversamente: tenere alta l’attenzione su questioni che riguardano l’inquinamento ambientale non è mai “inutile allarmismo”, anche perché, a priori, non è dato sapere quanto profonde saranno le cicatrici ambientali che ne potranno derivare.
 

 

Noi ricordiamo bene il silenzio assordante che all’epoca ci fu intorno alla vicenda, tanto che, durante  il volantinaggio fatto a Cuneo per informare i cittadini, fummo spiacevolmente stupiti del fatto che nessuno fosse a conoscenza dei lavori al depuratore dell’A.C.D.A.: gli stessi Consiglieri Comunali e Regionali appresero la notizia pochi giorni prima della data stabilita e, incredibilmente, anche il Presidente della Regione Chiamparino, davanti al Cinema Monviso, quando gli fu consegnata la bottiglia contenente l’acqua del fiume Stura raccolta dagli attivisti, ci svelò di non saperne nulla.

 

Ricordiamo, a proposito di quell’incontro, quanto dichiarato dal Consigliere Regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Campo, che, rivolgendosi proprio al Presidente Chiamparino, disse:

“… occorre intervenire sulla Conferenza dei Servizi affinché non ci sia solo più la possibilità dell’accesso agli atti ma anche un’adeguata pubblicità degli stessi. I cittadini hanno il diritto di conoscere gli interventi che potrebbero incidere sulla loro salute e sull’ambiente…”

L’ambiente non può difendersi da solo, i pesci dello Stura sono ”muti”; ma di fronte all’azione dell’uomo sulla natura, bisogna che nessuno resti “muto come un pesce” e si faccia carico delle proprie responsabilità, tenendo conto delle risposte che dovrà dare quando anche l’ultimo angolo del pianeta sarà inquinato ed irrimediabilmente compromesso.

 

Comunque, a quanto pare, tutto è bene quel che finisce bene: oggi, a distanza di qualche mese da quello che noi continuiamo a considerare un atto di inciviltà e scarsa cultura ambientale, veniamo informati che non c’è nulla di cui preoccuparsi in quanto il fiume Stura è tornato normale e sta di nuovo bene!!!!

In poche parole apprendiamo che “non è successo niente”, ma concedeteci il beneficio del dubbio!”.

 

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