Con un sole “equatoriale”, quasi da sciogliere l’asfalto ma sicuramente da consumare le riserve idriche immagazzinate nelle nostre cellule, si svolge oggi la 4ª prova del Campionato Cuneese e Torinese di 2ª serie. L’organizzazione è affidata al Team Bike Pancalieri di Giancarlo Aghemo, sul già classico circuito di Caramagna, di 17,2 km, da fare 4 volte, per un totale di 68 km, con operazioni di partenza e arrivo in località Foresto, lontano dai pericoli e dal centro cittadino di Caramagna.
La 2ª serie chiama corridori da ogni parte della regione e ora anche da quelle vicine e, nonostante il gran caldo che oggi è veramente asfissiante, i concorrenti intervenuti sono ben 170.
Il ritrovo è fissato al bar Fox, che normalmente il sabato pomeriggio rimane chiuso, ma oggi ha fatto un’eccezione per tutti noi. Il piazzale si riempie rapidamente e le poche piante sono prese di mira dagli automobilisti più attenti, che cercano l’ombra per riparare il loro mezzo.
Si parte alle 15 con i 76 concorrenti delle categorie fino a 47 anni e, poco dopo, con i 94 di quelle un po’ più anziane.
Naturalmente non ci si aspetta grandi medie visto che il caldo amplifica la fatica, ma nonostante ciò, dopo un giro di corda, vediamo transitare un uomo solo che cerca di prendere il largo dalla prima corsa. Si tratta dell’astigiano Fabrizio Sardi, che guadagna un centinaio di metri e spera che qualcuno vada a dargli man forte. Ci prova l’albese Flavio Gonella, seguito da Rinaudo e Giannone, ma il gruppo, condotto da Benfatto, Russo e Sturaro rimane vigile e chiude il buco.
Anche al secondo passaggio osserviamo il tentativo d’evasione operato da Marchisotti, Sturaro, Vicari e Guercilena, con Montemurro e Sciannocca che cercano d’agganciarsi ma il plotone, questa volta condotto da Ollino e Alberto Rossi, ricupera in fretta.
Il suono della campana coglie il plotone compattissimo, trainato da Stella, Vassallo, Poli e Beninati. Subito dopo, quando mancano 16 km al traguardo, scatta Eddy Allamando. L’alfiere dell’SC Roracco, oltre ad avere un glorioso nome di battesimo, è anche un forte passista. Lo sa bene Di Vittorio che riesce a raggiungerlo, ma il caldo e la fatica pesano troppo e dopo una decina di chilometri in coppia, Alessandro Di Vittorio è costretto a lasciare Allamando nuovamente da solo. Nel frattempo il gruppo incalza e il piccolo vantaggio accumulato si sta esaurendo. Dalla linea del traguardo si vede in lontananza, circa 1500 metri, la massa dei corridori e la maglia arancione di Allamando che spicca su tutte. Quando si può vedere un po’ meglio, capiamo che il gruppo gli è a ridosso e ne vediamo uscire l’atleta del Pedala Sport Area 231, lo junior Luca Pera che a 100 metri lo raggiunge e lo supera mentre il portacolori di Roracco non ce la fa più a reagire.
Pera taglia il traguardo alla media di 40,120 km/h e Eddy Allamando, che fino a un attimo prima aveva assaporato il gusto della vittoria, si deve accontentare del secondo posto. Con un ritardo di soli 20 metri Omar Desole fa sua la volata del plotone, precedendo Mostaccioli, Michielon, Stella, Biesso (1° veterano), Sergio Fissore (2° veterano), Vicari, Sciarra (3° veterano), Allois, Marchisotti, Pannella, Cosenza e Poli.
Il caldo lo sentono anche gli anziani, i cui bollettini medici consigliano, quando ci sono certe temperature, di riposare all’ombra, ma probabilmente chi redige questi bollettini non sa che in bici si prende anche un po’ d’aria e il caldo si sopporta meglio. Fortunatamente oggi non ci sono difficoltà altimetriche e quindi basta bere quando è ora e tutto fila liscio.
Dopo il primo giro il gruppo transita compatto con Antonio Bungaro, Martina, Gianola e Soro nelle prime posizioni. Sul finire della seconda tornata evadono, Bertolini, Ciliberti e Benedetto che passano al giro di boa con 100 metri di vantaggio sul gruppo condotto da Joffrain, Antonio Bungaro, Viviano, Gianola e Daniele. Sulla spinta dei tre fuggitivi si forma un gruppetto di 15 uomini che transitano al suono della campana, che sentenzia l’inizio dell’ultima tornata, composto da Duò, Joffrain, Dell’Atti, Viviano, Peroglio Benedetto, Tron, Grosso, e altri sette. A 40” i quindici battistrada sono inseguiti da Bordin, Traversa, Argenta, Tilatti e Carbone e 30” dal gruppo in cui scorgiamo le facce sconsolate degli sgB, Pitiddu e Turello.
Superato l’abitato di Caramagna, quando mancano 10 km alla fine della corsa, mentre i 5 inseguitori stanno per agganciarsi, dai battistrada scatta il poirinese Benedetto. Il suo è un buon ritmo e gli inseguitori non chiudono subito, così Benedetto guadagna terreno e si presenta solitario nel lungo rettilineo che porta al traguardo. Il gruppo è lontano e il gentleman Ugo Benedetto ha tutto il tempo per esultare tranquillamente.
Dagli inseguitori nel frattempo è uscito anche Mauro Carbone, che taglia il traguardo a 20”, braccia al cielo, inconsapevole che davanti c’era già un vincitore. Un errore di distrazione che vediamo fare anche ai professionisti meno svegli. Subito dietro, in terza posizione si classifica Massimo Tron, seguito da Peroglio, Bertolini, Isaia, Bordin, Tilatti (1° sgA), Nota, Bungaro, Ramonda, Argenta, Duò, Traversa (1° sgB), Uberti, Grosso e Ciliberti. A 2’, Canavoso e Pitiddu anticipano gli arrivi dei gruppetti più staccati.
La media del vincitore è 39,230 km/h.
Facciamo ritorno al Bar Fox per rinfrescarci un po’ e goderci la premiazione, officiata da Giancarlo Aghemo che consegna il mazzo di fiori ai due vincitori, un cesto a tutti i primi di categoria e borse prodotti agli altri classificati. Il Campionato Provinciale 2ª serie vede ora al comando Stella, Mostaccioli e Michielon a pari merito nei senior, Sciarra, Isaia, Tilatti e Isoardo per quato riguarda la provincia di Cuneo, e Iannone, De Luca e Rietto affiancati nei senior, Poli, Assom, Dall’Osto e Pitiddu per Torino. La prossima prova sarà domenica 30 agosto a Racconigi ma per chi vuole divertirsi, questa settimana, giovedì 11 giugno, ci sarà il classico Memorial Gino Maletto e Luciano Cane, con al termine la tradizionale “merenda sinoira”, che adesso si chiama “apericena”.
Le foto della corsa e premiazione finale sono consultabili cliccando sul seguente collegamento:
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Valerio Zuliani