Grave incidente stradale ieri sera a Limonte Piemonte, lungo la SS 20 dove un automobilista 40enne indiano, regolare che vive e lavora a Borgo San Dalmazzo da anni, mentre era alla guida della sua auto con moglie, sua connazionale 30enne e la figlia di soli 6 mei, dopo aver sbandato è finito fuori strada.
La corsa dell’auto è terminata contro un albero. La moglie e la figlia hanno avuto la peggio, lei tuttora ricoverata all’Ospedale Carle di Cuneo mentre la bimba trasferita in prognosi riservata all’Ospedale pediatrico Regina Margherita a Torino. Sul posto i Carabinieri di Limone Piemonte e della Compagnia di Borgo San Dalmazzo per ricostruire la dinamica del sinistro, hanno poi accertato in ospedale, a seguito di analisi ematochimiche, che l’indiano guidava con un tasso alcolemico pari addirittura al 3,88%, quasi otto volte superiore al limite consentito dalla legge ed alle soglie del coma etilico. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica, patente ritirata ed auto sottoposta a sequestro.
Nelle stesse ore i Carabinieri sono intervenuti nel centro di Carrù perché un 40enne impiegato del luogo che guidava la sua auto, anche in questo caso dopo avere abusato di bevande alcoliche, ha urtato alcune auto in sosta. I militari, come nel primo caso, hanno poi accertato in Ospedale a Mondovì che l’impiegato guidava con un tasso del 2,41%, quasi cinque volte oltre il consentito. Per lui denuncia, sequestro dell’auto e ritiro immediato della patente.
A Borgo San Dalmazzo, un operaio romeno 30enne è stato fermato dai Carabinieri perché sbandava vistosamente. Dal controllo è emerso un tasso alcolemico anche in questo caso molto alto 2,33%. Denuncia, sequestro del mezzo e ritiro patente.
A Cuneo infine altre 5 patenti di guida ritirate dai militari dell’Arma ad altrettanti automobilisti che avevano alzato un po’ troppo il gomito ma senza che avessero causato sinistri stradali, durante specifici controlli eseguiti nei punti di maggiore traffico del centro città. Per loro patente ritirata, denuncia e, a seconda della rilevanza dell’alcolemia riscontrata nel sangue, sequestro dell’auto come verificatosi in due casi.