Un mese fa dicevamo che finalmente è scoppiato il caldo e subito dopo abbiamo incominciato a lamentarci perché faceva troppo caldo. “ Speriamo venga un po’ di fresco”, si sentiva dire nei giorni scorsi. E ora eccoci accontentati: temporali e freddo autunnale che non sai più cosa metterti addosso, ma sicuramente chi esce in bici è meglio che si prenda la mantellina.
Con queste premesse e con le pessime previsioni meteo, rigorosamente smentite dalle strade asciutte e dal cielo abbastanza chiaro ci dirigiamo a Roracco, una frazione di Villanova Mondovì che ha una grande passione per il ciclismo, tanto da avere una squadra ciclistica, ASD Roracco e un Campione Regionale Strada 2ª serie, che ne è anche il presidente, Luca Zavattero, per disputare la 4ª prova di Campionato Provinciale Strada Acsi Cuneo, organizzata proprio dall’ASD Roracco e patrocinata dal Comune di Villanova.
Purtroppo avvicinandoci alla meta il cielo si fa più scuro e le strade sono ancora bagnate dalla pioggia evidentemente caduta nella notte.
Arrivano anche i corridori e la piccola piazza antistante la trattoria Vintage, sede di ritrovo, si riempie di auto provenienti da tutto il Piemonte e Liguria, ma purtroppo inizia a piovere. E’ una pioggia che ogni tanto smette e suggerisce di aspettare a vedere cosa succede prima di prendere il numero. Alcuni s’iscrivono comunque, faccia il tempo che vuole. Altri invece preferiscono non rischiare di bagnarsi e tornano a casa.
Gli organizzatori avevano annunciato che la corsa si sarebbe fatta con qualsiasi tempo e mantengono la parola data. Intanto smette di piovere, sembra definitivamente, anche se le strade restano bagnate. Come sempre succede in questi casi c’è chi chiede all’amico: <<Tu cosa fai ?>> e se l’altro risponde: <<Io parto lo stesso>>, anche lui velocemente si cambia ed è pronto al via.
Quando è ora della partenza, rigorosamente unica visto l’esiguo numero dei partecipanti, sono 34 i corridori che seguono l’auto inizio gara che li conduce al bivio dove inizia il circuito di gara, dal quale sarà dato il via effettivo. Dovranno fare 3 giri ondulati, con piccole salite e discese, di 25,5 km e alla fine dirigersi nuovamente verso Roracco, dove la strada sale leggermente ed è posizionato lo striscione d’arrivo, con tanto di transenne e bandiere.
I corridori partono alle 9,45 ripromettendosi di non darsi battaglia da subito, ma è pura fantasia. Il vero agonista, e qui ce ne sono molti, sfrutta ogni occasione per mettere in difficoltà gli avversari. Ne consegue un giro ad andatura “allegra” con una media che sfiora i 43 km/h.
Al passaggio dal bivio di Roracco, in testa ci sono una decina di corridori, non tutti individuabili a causa delle mantelline che coprono il numero, ma tra essi distinguiamo, Zavattero, Giordano, Domenino, Venezia, Matteo Save, Ragazzini, Alberto Conte, Ferracin, Audisio e Ostorero. A 35” sono inseguiti da Finotto, Benissone, Marabotto, Desco, Luca Carlini, Pennella e Dimitrov e Pierantonio Giaccardi. Quel che resta del gruppo transita, tirato da Alparone, Fissore, Garuti e Mondo, a 1’10” dai battistrada.
Sul percorso si abbatte ancora qualche scroscio di pioggia ma i nostri tre gruppetti viaggiano scortati dalle moto che ne anticipano il passaggio, garantendo loro l’indispensabile sicurezza.
Nella seconda tornata, gli immediati inseguitori riescono a raggiungere i battistrada, così al passaggio da Roracco osserviamo il tentativo di fuga di Venezia e Finotto, immediatamente inseguiti da Conte, Dimitrov, Giaccardi, Ferracin, Ostorero, Domenino e altri sette corridori. Ormai il divario dagli inseguitori, in testa ai quali vediamo Allamando, Michielon, Mostaccioli, Garuti e Luca Carlini, supera i 2 minuti. Qualcuno mette la freccia e si ritira, lasciando gli altri a concludere la gara, dalla quale purtroppo manca Guido Ragazzini, scivolato e condotto in ospedale a Mondovì.
A metà dell’ultimo giro scatta Marco Domenino e fa subito il vuoto. Alle sue spalle il gruppetto inseguitore si sfalda e, a inseguire il fuggitivo solitario troviamo Save, Giaccardi, Conte, Ferracin, Venezia e Giordano, ma Domenino non si perde d’animo e continua la sua corsa fino al traguardo, dove può finalmente alzare le braccia in segno di vittoria, dopo avere coperto i 77,5 km alla media di 41,880 km/h.
A 1’07”, Alberto Conte supera Cesare Venezia nella volata per il secondo posto. Save, Giordano e Giaccardi arrivano nell’ordine, leggermente staccati. A 1’20” il veterano Ferracin precede l’altro veterano, Pennella, con Dimitrov e Zavattero, seguiti da Ostorero e Benissone, rispettivamente primo e secondo della seconda fascia. Dopo di loro ci sono Desco, Finotto, Davide Carlini e Marabotto, mentre quello che resta del gruppo inseguitore arriva a 7’30”, guidato da Vassallo e Michielon. In questo gruppo ci sono anche l’sgA Stroppiana e l’sgB Fissore.
Dei 34 partiti, 29 hanno concluso la corsa, una gara con il sapore di altri tempi, quando la pioggia non costituiva un ostacolo così proibitivo ma, com’è stato per Domenino, poteva essere un motivo di divertimento diverso, naturalmente facendo attenzione a non scivolare, come purtroppo ha fatto Guido Ragazzini, al quale vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione, affrontando forse in modo troppo disinvolto una rotonda.
Una volta, quando pioveva, se avevi la bici in macchina, era difficile non partire, soprattutto vedendo gli altri già pronti e con le gambe che puzzavano di Sifcamina o Olio di Canfora. Si sgonfiavano un po’ le gomme e si andava.
Facciamo ritorno nella Piazza della chiesa dove, riparato sotto il portico, gli organizzatori hanno preparato un gradito rinfresco, che tutti mostrano di apprezzare. Altrettanto apprezzabile è la premiazione, con ricchi cesti ai primi tre di ogni fascia e borse per tutti gli altri classificati. La premiazione è preceduta da un lungo applauso per gli sportivi di Roracco che, nonostante la scarsa partecipazione hanno voluto onorare brillantemente e completamente l’impegno preso.
Le foto della corsa e premiazione finale sono consultabili cliccando sul seguente collegamento:
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Valerio Zuliani