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Acqua: Bra è per la gestione pubblica | Purché siano garantiti gli investimenti”: approvata la mozione della maggioranza

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Gestione pubblica, ma con un piano industriale solido che permetta di avere la “migliore acqua possibile al minor prezzo possibile”: è stata approvata con 10 voti a favore, 1 contro e 6 astensioni – tra cui quella del primo cittadino Bruna Sibille, che riveste anche il ruolo di presidente ATO – la mozione che esorta e impegna il Sindaco di Bra a “esplorare ogni percorso possibile che, qualora siano rinvenuti i capitali necessari agli inevitabili e fondamentali investimenti al fine di ottenere la massima efficienza gestionale, consenta di affidare la gestione del sistema idrico integrato a una nuova società pubblica”.

 

In mancanza di queste condizioni, spiega il testo presentato dalla maggioranza, “si persegua l’obiettivo di una gestione del sistema idrico integrato da parte di una nuova società a controllo pubblico”.

 

Non è la prima volta che l’annosa questione della gestione del sistema idrico integrato approda in Consiglio comunale e, anche in questo caso, la discussione è stata lunga e approfondita. La mozione stessa è frutto di un intenso confronto tra i banchi della maggioranza, che è arrivata a questo testo condiviso “seguendo un ragionamento funzionale alla qualità e al costo del servizio, ferma restando la necessità di investimenti che, però, non devono essere ripagati con la fiscalità” ha spiegato Alberto Bergesio (capogruppo Partito Democratico). Opzione, questa, non percorribile secondo Claudio Allasia (Movimento 5 Stelle), “in quanto gli investimenti sono addebitati in bolletta”.

 

Allasia, già proponente nei mesi scorsi di due mozioni sul tema, ha spiegato come secondo lui la proposta di mozione “non corrisponda a quello che la maggioranza ritiene sia giusto fare”, sollecitandola a “non nascondersi, ma a confrontarsi responsabilmente con l’opinione pubblica”.

 

“Fuori dalla discussione i preconcetti ideologici” ha esortato Pietro Ferrero (capogruppo Con Sibille per Bra), facendo notare come spesso nella discussione si dimentichi di valutare risvolti e problematiche connesse alla scelta di gestione. Un motivo in più per organizzare “assemblee pubbliche rivolte ai cittadini, per discutere e informare sul tema” ha commentato Marco Ellena (Forza Italia), dicendosi a favore di “una scelta mista che affida al pubblico il controllo e al privato gli investimenti”. Chiede “più trasparenza” Davide Tripodi (capogruppo Bra Domani), riconoscendo “il difficile ruolo del Sindaco che, in quanto presidente Ato, è tenuta a prendere in considerazione molteplici esigenze territoriali”.

 

La richiesta di “una puntuale relazione su quanto avviene in Ato” arriva anche da Roberto Marengo (capogruppo Somaglia per Bra), che definisce “di buon senso, ma un po’ troppo ecumenica” la posizione della maggioranza, dichiarandosi “a favore della privatizzazione totale dell’apparato idrico provinciale”, posizione quest’ultima condivisa anche da Massimo Somaglia (capogruppo Forza Italia), che pone l’accento sulle necessità della cittadinanza in tema di acqua. “La miglior acqua possibile, al miglior prezzo, dovrebbe essere in prima battuta pubblica” ribatte Sebastiano Cornaglia (Con Sibille per Bra), definendo il discusso testo proposta di mozione “frutto di compromesso, ma profondamente sincero”.

 

Testo condiviso anche dal Sindaco Bruna Sibille, che però si è astenuta in fase di votazione “perché sarebbe strano votare una mozione in cui mi si esorta a fare qualcosa” sottolineando poi, relativamente al suo ruolo in Ato e al prossimo incontro del 2 luglio per decidere sulla gestione del ciclo idrico a partire dal 2017: “il mio obiettivo è raggiungere l’interesse dei cittadini, per la migliore acqua al migliore prezzo. La mia attenzione massima sarà dedicata alle questioni tariffarie”.

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