Alcune centinaia di persone hanno raggiunto, domenica 28 giugno, il parco delle fonti San Bernardo di Garessio, per il grande appuntamento di Aclinfesta, organizzato dalle Acli provinciali di Cuneo.
La manifestazione è iniziata verso le 10.30, con gli interventi delle autorità, introdotte dal presidente provinciale Giuseppe Andreis, il quale ha ringraziato tutti i presenti e i volontari, tra cui l’ex direttore provinciale Elio Lingua, neo pensionato, che ha lavorato intensamente come volontario per la buona riuscita della manifestazione.
“Quest’anno ricorre il 70° di fondazione delle Acli – ha detto Andreis – e nell’udienza del Papa del 24 maggio abbiamo ricevuto il mandato a continuare a fare bene il nostro lavoro di associazione, sempre uniti e fedeli alla Chiesa, alla democrazia e al lavoro. E’ la terza volta che veniamo a fare festa a Garessio, e questa scelta vuole indicare la nostra attenzione per una vallata che ha dei problemi, ma anche per tutti i piccoli Comuni”.
Il vice presidente nazionale delle Acli, Stefano Tassinari, ha sottolineato che manifestazioni come Aclinfesta recuperano il senso vero della festa, che non vuol dire fuggire dalla realtà, ma offrire alla comunità un momento in cui portare all’altare difficoltà e speranze, per costruire un progetto per il futuro.
Il sindaco di Garessio, Sergio Di Steffano, ha affermato che Garessio, nonostante le difficoltà, vuole vivere e manifestazioni come Aclinfesta danno fiducia, perché fanno capire che non si è soli. Il sindaco di Cuneo e presidente della Provincia, Federico Borgna, ha ricordato che l’ente Provincia esiste ancora, anche se è in via di trasformazione, e ha assicurato che tutti insieme, i 250 sindaci della Granda, stanno lavorando tanto per cercare di non far mancare alla popolazione i servizi essenziali. “Le Acli oggi, come sempre nella loro storia – ha concluso Borgna – stanno svolgendo un lavoro prezioso per la comunità: quello di tenere unito il Paese, il che è la vera sfida di questo periodo; pertanto ringraziamo di cuore l’associazione”.
Ha poi preso la parola il vice ministro all’agricoltura, Andrea Olivero, che ha detto: “Siamo in un momento difficile, ma non è impossibile cambiare la realtà. A volte siamo presi dallo sconforto perché non ci sono risorse, non vengono capiti i progetti, ci sono persone che tradiscono il mandato pubblico e c’è rabbia nella gente contro i politici, ma questa rabbia va indirizzata verso coloro che hanno rubato. Cambiare si può e ciascuno deve fare la propria parte, a partire da noi politici, che dobbiamo ascoltare sempre la gente e avere un forte radicamento nel territorio. Questa è una festa della comunità e noi abbiamo bisogno proprio di coesione e di società civile che si apra agli altri per uscire dalla crisi”.
Il vice presidente regionale delle Acli, Mario Tretola, ha poi ricordato che il Papa ha aggiunto alle tre fedeltà tradizionali delle Acli anche quella dell’attenzione ai poveri e all’altro, sensibilità che rende coesa la comunità.
Di seguito è stato offerto il simbolo d’oro delle Acli a Mario Tretola e a Franco Racca (presidente del circolo Acli “Bocciofila” di Centallo), per il loro pluriennale impegno a servizio dell’Associazione.
Dopo la Messa celebrata dall’accompagnatore spirituale, don Flavio Luciano, il pranzo e la consegna di riconoscimenti ai circoli e alle tante persone che si sono impegnate per la buona riuscita della manifestazione.