C’è anche, in termini storici e affettivi, un pezzo di Piemonte nella sequenza dei successi calcistici che hanno spianato al Paese delle Aquile la via verso l’Olimpo dell’Europa calcistica.
L’undici albanese, freschissimo della vittoria a tavolino per tre a zero conseguita contro la Serbia, da fine 2011 può contare sulla regìa tecnica del trainer Gianni De Biasi, un passato da trionfatore e da salvatore della squadra granata, primo allenatore della frenetica e vivace era Cairo sotto la Mole.
De Biasi, dallo scorso marzo insignito della cittadinanza di Albania dal Presidente della Repubblica schipetara, Bujar Nishani, è peraltro molto legato anche alle realtà della Granda, dove si ricordano i ritiri della squadra del Torino Calcio e alcune piacevolissime amichevoli per esempio con il Busca e con il Cervere.
L’attuale Ct della Nazionale albanese, fra l’altro, ai posti della provincia di Cuneo è legato anche attraverso la buona tavola, e quando può non ha mai disdegnato un rendez vous nei locali più tipici, dal Fossanese alle Langhe.
Chi scrive, e ha modo di seguire da vicino le vicende albanesi, non ha potuto fare a meno di cogliere, ieri sera in piazza Madre Teresa, l’oceanico entusiasmo dei cittadini albanesi di tutte le età riversatisi gioiosamente nel centro della Capitale Tirana per festeggiare la storica qualificazione della Nazionale di De Biasi, autentico eroe nazionale nella Patria di Skenderbej.
Alessandro Zorgniotti