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Cuneo. Asilo nido I Girasoli, la precisazione dell’assessore Giordano sul volantino “No all’esternalizzazione” | “L’agevolazione alla fruizione da parte di tutti i bambini viene garantita dal regolamento approvato dal Consiglio Comunale”

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In merito al volantino «No all’esternalizzazione dell’asilo nido “I Girasoli”» e alla connessa raccolta firme, l’assessore ai servizi educativi — Franca Giordano — si dice dispiaciuta per la circolazione di notizie e dati così fuorvianti, che hanno generato apprensione e agitazione nei genitori e nel personale educativo comunale.

 

L’amministrazione intende affermare con forza che i servizi alla prima infanzia — primi fra tutti gli asili nido — sono e restano una priorità per il Comune tanto per il numero, quanto sotto il profilo della qualità degli stessi, quanto ancora in termini di agevolazione alla fruizione.
Da un nido gestito direttamente dal Comune e un nido esternalizzato fin dagli anni ’90, si è passati a un’offerta di servizi rivolti alla prima infanzia costituita da due nidi, due micro nidi e un micronido aziendale in regime di concessione. Questi dati sottolineano senza ombra di dubbio la priorità vera per questa amministrazione: garantire un servizio allargato e possibilmente in grado di assecondare tutte le esigenze delle famiglie.

 

Per quanto riguarda la qualità dei servizi Nido, il sondaggio svolto tra i genitori nel mese di maggio 2015 ha restituito un  alto grado di soddisfazione, con un indice di gradimento pari a 4,6 – 4,7 su una scala da  1 a 5.
L’agevolazione alla fruizione da parte di tutti i bambini viene garantita dal regolamento approvato dal Consiglio Comunale, che prevede, fra l’altro, un sistema di composizione della graduatoria di ammissione costruito in base alla condizione lavorativa dei genitori, alla situazione familiare e a eventuali condizioni particolari (handicap, affidamento) a tutela delle pari opportunità. Lo stesso regolamento — è bene non dimenticarlo — ha previsto ormai da anni la “Commissione degli Asili nido” a garanzia della corretta gestione, costituita da rappresentanti dei genitori, dell’Amministrazione e della società civile, tra cui esponenti di diverse sigle sindacali.

 

Contribuisce inoltre a estendere la fruizione del nido anche il sistema tariffario vigente, che prevede una retta a carico della famiglia determinata sulla base del reddito del nucleo, una serie di detrazioni per le assenze oltre che per più fratelli, un trattamento di favore in caso di licenziamento di uno dei genitori e altre condizioni agevolative che garantiscono un accesso “universale” al servizio. Nonostante i tagli e le spending review, la scelta dell’Amministrazione è stata negli anni quella di non andare a modificare tale sistema, a oggi il meno oneroso della provincia di Cuneo.

 

Nulla di più errato, quindi, dell’affermazione che la “scelta politica” sia al servizio di interessi sempre più inclini al “risparmio”!
Per quanto concerne infine il personale, l’amministrazione non intende affatto “perdere professionalità storicamente preziose”, quali quelle operanti all’interno dei nidi comunali: sono la vera risorsa che ha permesso al Comune di gestire finora in modo ottimale servizi presso i quali sono passate molte generazioni di neonati. Questi dipendenti sono stati assunti con qualifica di operatori educativi e non andranno affatto “a svolgere per il comune generiche mansioni da ufficio e ausiliarie contro la loro volontà”!

 

Il percorso prevederà un graduale avvicendamento del personale che andrà in pensione, garantendo in ogni caso la qualità del servizio come la tutela del personale stesso.

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