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Busca: arrestato operaio brindisino con 16 piante di marijuana in casa | Il grosso quantitativo ritrovato ha fatto sì che l’uomo fosse arrestato dai carabinieri

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Prosegue l’attività di contrasto allo spaccio e diffusione delle sostanze stupefacenti da parte dei carabinieri in provincia di Cuneo, in particolare negli ambienti giovanili.

 

Questa volta ad operare sono stati i militari del Reparto Operativo di Cuneo che hanno arrestato a Busca (CN) l’operaio 37enne brindisino T. F. con le accuse di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si era trasferito nella cittadina cuneese due anni fa da San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi.

 

A lui i carabinieri sono arrivati seguendo le mosse di alcuni giovani cuneesi, tra cui anche alcuni minori, assuntori di marijuana ed hashish che sono stati poi segnalati alla Prefettura di Cuneo.
Nel corso della perquisizione domiciliare è stata localizzata, nel giardino attiguo all’abitazione dell’operaio, una serra al cui interno venivano coltivate in tutto 16 piante di marijuana, alcune alte oltre 2 metri, circondante e quindi nascoste da una serie di piante di pomodori. Inoltre addosso e nella camera da letto dell’arrestato i carabinieri rinvenivano e sequestravano alcuni spinelli contenenti hashish già pronti ed altri 4,5 grammi della stessa sostanza stupefacente ed una busta in plastica con all’interno più di mezzo chilo di foglie di marijuana, droga che l’operaio consegnava spontaneamente ai militari.

 

Trattandosi di un quantitativo rilevante di stupefacenti e di piante rigogliose l’operaio brindisino è stato arrestato. Su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Cuneo, al termine degli accertamenti di rito in caserma compresa la campionatura e le analisi preliminari sulla droga sequestrata per stabilirne la quantità di “principio attivo” in essa contenuto presso il L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) del Reparto Operativo, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari in attesa di essere giudicato dal locale Tribunale con rito direttissimo.           

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