Giovedì 16 luglio il sistema Confcommercio della provincia di Cuneo, ed in modo particolare le imprese del settore turistico alberghiero, sono tornate a confrontarsi sull’argomento “Levaldigi”.
Dopo le prese di posizione pubbliche del recente passato da parte dei vertici di Confcommercio Cuneo, Conitours e Associazione Albergatori, si è infatti svolta una partecipata riunione fra gli operatori del turismo e in generale delle aziende interessate a conoscere da vicino, per bocca di Ferruccio Dardanello, Presidente Camera di Commercio di Cuneo, lo stato della vicenda che riguarda l’aeroporto Cuneese.
Si è parlato a lungo delle prospettive dello scalo aeroportuale, di quel che si dovrebbe fare, e si farà, per sostenerne l’attività nel futuro, visto che proprio in queste mesi si è avuta definitiva certezza sull’ottenimento della concessione venticinquennale, e sull’inserimento di Levaldigi nel Piano Nazionale Aeroporti e sul fatto che l’aeroporto riavrà il servizio di torre di controllo, a spese di ENAC e dunque la possibilità di riavere tutte le tipologie di volo. In un territorio in cui le infrastrutture per i trasporti , autostradali, ferroviarie e viarie sono deboli o incompiute, la pista di Levaldigi è esistente e utilizzabile, e deve essere vista soprattutto come porta di ingresso per introdurre nel nostro territorio turisti e voli d’affari, e come punto di partenza del Made in Granda che vuole arrivare nel mondo.
E’ un patrimonio, insomma, che sarebbe delittuoso non conservare: eppure il rischio chiusura è reale, e sarebbe definitivo, per il divieto di ricapitalizzazione che la normativa attuale pone alla CCIAA di Cuneo, socio di riferimento; si tratta quindi di trovare risorse alternative e private. Il percorso di raccolta delle disponibilità è in atto da alcune settimane, e coinvolge aziende grandi e piccole della provincia, ma non è ancora compiuto. Luca Chiapella, per Confcommercio della provincia di Cuneo, Giuseppe Carlevaris, Presidente di Conitours, Alessandro Rulfi, per l’associazione Albergatori, hanno ribadito la loro personale convinzione sulla necessità di sostenere un asset strategico della nostra comunità, e hanno confermato la disponibilità del sistema Confcommercio della provincia di Cuneo a intervenire anche economicamente, per quanto possibile.
Ma è dalla platea che sono emerse proposte interessanti per il futuro: perché non proporre, per esempio, una sorta di “Tassa di scopo” da far pagare ai turisti che visitano il cuneese, a sostegno dell’aeroporto? Secondo gli attuali dati dei pernottamenti turistici, la somma di 30 centesimi a pernottamento consentirebbe la copertura del deficit annuo previsto dalla società di gestione dello scalo; un’idea sulla quale ragionare, se l’aeroporto sarà salvato. Per intervenire subito, allora, i presenti hanno proposto una autotassazione, già partita con la dichiarazione di disponibilità di numerosi dei presenti, da estendere alle imprese e agli imprenditori che non erano presenti alla riunione. Così si è deliberata l’apertura di un conto corrente dedicato, per la raccolta di concreti contributi da parte delle imprese che lo vorranno: non servono gesti impossibili, ma qualunque contributo è importante per rilanciare una realtà che può e deve essere strumento di benessere per il nostro territorio.
Nella giornata di venerdì, questa iniziativa è stata proposta e fatta propria anche dalle altre organizzazioni della piccola impresa cuneese: Confartigianato Imprese, CNA, Coldiretti e Confcooperative.
L’invito è perciò rivolto a tutte le imprese cuneesi, e perché no alle Professioni e ai privati, che volessero unirsi in un gesto concreto che è anche un importante segno di partecipazione alla vita della comunità: un bonifico al conto dedicato “Cuneo-Levaldigi Io ci Credo” IT58R0845010200000170116875. Le somme raccolte verranno conferite come Contributo Liberale alla costituenda società di scopo, che interverrà a sostegno della capitalizzazione dell’aeroporto.