Bra e Cuneo, casi di violenze su donne e stalking

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Negli ultimi giorni i carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo, nell’ambito della quotidiana attività di prevenzione, tutela e contrasto ai reati di cui sono spesso vittime le donne, si sono occupati di due casi verificatisi a BRA ed a CUNEO.

 

 

A BRA i militari della locale Compagnia hanno denunciato alla Procura della Repubblica di ASTI un muratore 59enne del luogo per i reati di atti persecutori (stalking) e lesioni personali ai danni della moglie, una operaia 50eenne originaria di Cuneo. I carabinieri, intervenuti presso l’abitazione della coppia in centro città a seguito della segnalazione dei vicini di casa dopo l’ennesimo litigio in famiglia, al loro arrivo hanno notato che la donna non si sentiva bene perché aveva poco prima ricevuto un pugno in faccia dal marito durante un’animata discussione. E’ stata soccorsa e quindi trasferita all’ospedale civile di Bra dove i sanitari l’hanno medicata dimettendola con una prognosi di 20 giorni. Uscita dall’ospedale l’operaia è stata accompagnata in caserma dove ha denunciato una serie di aggressioni e comportamenti ossessivi e persecutori nei suoi confronti posti in essere dal marito sempre per futili motivi. Nei confronti del muratore indagato ora l’Autorità Giudiziaria potrebbe emettere un provvedimento di allontanamento dalla casa-familiare per impedirgli di fare ancora del male alla moglie che nel frattempo è stata ospitata da suoi parenti.

A CUNEO i carabinieri hanno invece svolto specifiche indagini sul conto di uno studente universitario torinese 25enne che, come è emerso dagli accertamenti, avrebbe avuto più volte rapporti sessuali con una ragazza cuneese minorenne che frequenta le scuole superiori in città. I due si erano conosciuti occasionalmente alcuni mesi fa ad una festa studentesca ed avevano iniziato a frequentarsi ma, i genitori cuneesi della minore alquanto preoccupati per la differenza d’età tra i due e per ciò che stava accadendo, hanno segnalato il fatto ai militari denunciando il giovane universitario di Torino, a carico del quale ora pende l’accusa di atti sessuali con minore di anni 16 con cui i carabinieri lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Cuneo. La normativa vigente  tutela fortemente i minori, infatti anche laddove fossero consenzienti nei rapporti sessuali con adulti questi ultimi rischiano comunque pene molto severe.