Il Consiglio regionale, nel tardo pomeriggio di martedì 28 luglio, ha approvato, con i sì della maggioranza, la Legge, proposta dall’assessore ai Parchi, Alberto Valmaggia, che rivede quella in vigore dal 2009 e con la quale si riordina il sistema di gestione delle aree protette piemontesi.
“Un traguardo importante per la valorizzazione del patrimonio naturalistico piemontese – afferma Alberto Valmaggia – grazie al quale si è voluto garantire una maggiore attenzione a chi vive e opera nelle aree protette garantendo al territorio una maggiore rappresentatività nella gestione di questi patrimoni”.
Critiche le opposizioni. A partire dal MoVimento 5 Stelle: “Il testo della legge, nonostante alcune modifiche derivanti da nostre proposte, presenta ancora aspetti non condivisibili. Questa nuova legge non avrà effetti particolarmente positivi sulla tutela dell’ambiente e nemmeno produrrà risparmi per il Piemonte, come auspicato dalla maggioranza. É mancato il coraggio necessario ed eventuali ampliamenti sono stati demandati a futuri provvedimenti“.
Più dura la posizione di Forza Italia. Graglia e Vignale hanno parlato di “una pessima legge che aumenta i vincoli e i limiti per una corretta gestione dei parchi. Grazie alla forte opposizione di Forza Italia è stata però garantita la specificità dei parchi piemontesi ed assicurata loro una più proficua promozione“.
A livello di Parchi regionali, che sul territorio sono 81 – ne esistono poi anche 2 nazionali, 9 provinciali e 3 locali non toccati dalla Legge – gli Enti di Gestione, attraverso alcuni accorpamenti, diminuiscono da 14 a 12.
In provincia di Cuneo ne nascono due nuovi: quello delle aree protette delle Alpi Marittime e il Naturale del Monviso. Nel primo si uniscono il Parco naturale delle Alpi Marittime e il Parco naturale del Marguareis, con le Riserve naturali delle Grotte del Bandito, di Rocca San Giovanni-Saben, dei Ciciu del Villar, delle sorgenti del Belbo, di Crava Morozzo e delle Grotte di Bossea. Inoltre, rispetto al progetto iniziale, la superficie della riserva naturale di Benevagienna che entra a far parte della struttura è solo quella della zona archeologica.
Nel secondo Ente confluiscono il Parco naturale del Monviso e le Riserve naturali della Grotta di Rio Martino, della Confluenza del Bronda, del Pellice e del Varaita, di Paesana, di Paracollo, Ponte Pesci Vivi e di Fontane. Rispetto alla prima stesura sono state tolte l’Oasi della valle Pellice e la riserva dei Laghi di Tour Real e, attraverso un confronto serrato con i Comuni di Pontechianale, Oncino e Crissolo, sono stati ridefiniti i confini del Parco nella zona di loro competenza.