Barriere architettoniche all’Inps di Cuneo | Monchiero e Mazziotti presentano interpellanza urgente

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La vicenda comincia con la denuncia di un cittadino al quotidiano “La Stampa”, nella cronaca di Cuneo e provincia giovedì 9 luglio 2015. Una lettera denuncia infatti le difficoltà che un disabile ha incontrato, entrando per una visita all’Inps di Cuneo, a causa delle barriere architettoniche che ne hanno reso difficile l’accesso.

A questo punto gli on. Giovanni Monchiero e Andrea Mazziotti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere se il Ministro sia a conoscenza delle difficoltà di accesso per i disabili alla sede INPS di Cuneo, e se non ritenga urgente, al fine di agevolarne l’accesso, utilizzare ogni misura necessaria al fine di abbattere le barriere architettoniche che rappresentano, ancora oggi e nonostante le migliorie condotte, un grave ostacolo per i portatori di handicap e se, e in che modo l’Inps abbia affrontato il problema delle barriere architettoniche in tutte le sue sedi e quale sia la situazione attuale di superamento delle stesse.

 

Di seguito i fatti: l’avvocato, autore della lettera, sulla sedia a rotelle, ha rilevato ostacoli e difficoltà per poter arrivare alla sala delle visite dell’Inps di Cuneo. Più in particolare, all’ingresso dove vengono convocate le persone per le verifiche, un cartello indica che per poter accedere agli sportelli i disabili in carrozzina devono entrare da un ingresso attiguo, dove l’auto di chi accompagna il disabile può entrare per scaricare l’accompagnato, per poi uscire ed andare a posteggiare sul piazzale o negli spazi blu a pagamento;

 

il citofono è ad altezza di persone in piedi e si entra solo dopo aver superato uno scalino di qualche centimetro, attraverso una porta a vetri, superata la quale il disabile deve salire altri scalini per poi essere caricato su un montascale che non riesce a fare salire la carrozzelle elettriche;

 

l’ufficio a cui il disabile accede è un ufficio deputato alla verifica di pensionati e di portatori di handicap, per questi motivi ci si aspetterebbe, a parere degli interpellanti, quanto meno che parcheggi e accessi fossero facilitati: non è così.

In risposta, il direttore della sede provinciale dell’Inps ha elencato i dati in base ai quali è riscontrabile che fino a tre anni fa, lo stato delle barriere architettoniche era peggiore di quello attuale, evidenziando come l’edificio sia stato costruito alla fine degli anni sessanta ed attualmente non più di proprietà dell’Istituto e che pur avendo adottato accorgimenti utili a facilitare l’accesso ai portatori di handicap, è evidente che gli standard dell’epoca in materia di barriere architettoniche erano molto diversi dagli attuali;

la struttura necessita di urgenti ulteriori interventi, per rendere possibile l’accesso ai portatori di handicap, pur nella consapevolezza delle inevitabili problematiche sia dal punto di vista edilizio che finanziario.