Tav. Una nota di Frediani e Scibona del M5S | “Finalmente Chiamparino denuncia la poca trasparenza”

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Non possiamo che condividere alcune delle dichiarazioni del Presidente Chiamparino riportate da un quotidiano in data odierna a commento del taglio delle compensazioni TAV“, dichiarano Francesca Frediani – Consigliere regionale M5S Piemonte e Marco Scibona – Senatore M5S , Segretario 8a Commissione Lavori Pubblici, comunicazioni.

 

“Il problema di “scarsissima trasparenza nelle procedure del Cipe sulle opere pubbliche” è uno dei nodi cruciali per quanti, da anni impegnati sul fronte No TAV, si confrontano con delibere e prescrizioni di ostica interpretazione. Ed era già riscontrabile fin dalle procedure che hanno condotto, falsamente, a ritenere l’opera strategica.

La mancanza di trasparenza genera difficoltà nel monitorare l’opera sia dal punto di vista economico, ma anche, punto decisamente più cruciale ma ignorato dal governatore piemontese, dal punto di vista dell’impatto ambientale.
Le delibere del CIPE regolamentano infatti, oltre ad aspetti puramente economici, anche gli aspetti relativi ai monitoraggi, indicando le prescrizioni che dovranno essere rispettate dai soggetti attuatori dell’opera.

Senza chiarezza, senza trasparenza, com’è possibile vigilare? Come dice lo stesso Chiamparino, “nell’opacità tutto è possibile”. Proprio quello che i No TAV sostengono da anni.
La stessa preoccupazione ed attenzione nei confronti delle questioni economiche, dovrebbe essere riservata a quelle ambientali, considerato l’impatto diretto sui cittadini
Abbiamo già osservato le gravi lacune dell’assessore Saitta in merito alle indagini sulla salute dei valsusini, nonchè dei lavoratori del cantiere: monitoraggio ante operam assente, verbali di sopralluogo dello Spresal coperti da segreto istruttorio a causa di indagini aperte dal procuratore Guariniello e inaccessibilità ai dati puntuali. Questa è la tutela garantita dalla Giunta piemontese?

“La coperta del bilancio è corta”, ammette Chiamparino. Possiamo solo confidare nel buonsenso di chi si ritrova a fare i conti con i numeri scritti neri su bianco, quegli “oscuri burocrati” che potrebbero riportare la politica con i piedi per terra e porre finalmente fine a questo ignobile teatrino che si sta trascinando da oltre 25 anni”.