Il Parco Artistico nel Vigneto “Orme su La Court”, nell’ambito del “ Progetto Scuola” Itinerari didattici, approvato e divulgato da Expo 2015 di Milano e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, da Maggio a Ottobre, in contemporanea con le giornate di attività con le scuole, promuove una serie di momenti educativi come la visita delle “Cattedrali sotterranee” di Canelli e una mostra di grandi pittori piemontesi, sul tema del paesaggio delle colline, da realizzarsi, in collaborazione con il Comune di Mombercelli, negli spazi del Museo di Arte Moderna di Mombercelli.
La mostra è curata dai proff. Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo che hanno scelto opere dei più rappresentativi tra i pittori piemontesi, artisti hanno segnato con la loro inconfondibile impronta stilistica la storia dell’arte piemontese e nazionale.
Dai “torinesi” Paulucci, Francesco Casorati, Menzio, Mino Rosso fino a Soffiantino, Ruggeri, Saroni, a Quaglino, Tabusso, Spazzapan, ai più “astigiani” Eso Peluzzi, Valinotti, Vitaliano Graziola o “alessandrini” come Carlo Morando, Cino Bozzetti.
Ancora gli incisori: da Marcello Boglione, Mario Calandri, Francesco Franco fino a Vincenzo Gatti, ai massimi livelli del corso di Incisione dell’Albertina.
Di molti di questi sono note le carriere artistiche dedicate alla natura e alla terra mentre di alcuni, stilisticamente lontani o per scelte informali o per la mole della loro opera prevalentemente dedicata alla figura, abbiamo trovato opere che pure testimoniano un’attenzione e una considerazione del paesaggio molto interessante.
Un campionario di opere storiche che illustrano e descrivono, ( dal quadro di Onetti datato 1900 agli ultimi datati 2010 ) in una molteplicità di situazioni, il paesaggio piemontese e quello delle colline del vino, da meno di un anno, patrimonio dell’umanità.
Scorci pittoreschi sotto la coltre di neve o nelle assolate giornate estive, fazzoletti verdi di vigneti cuciti tra loro e adagiati sul fianco delle colline come coperte ricamate. Strade secche e nervose che salgono insinuandosi tra prati e frutteti.
Macchie di scuri profondi, alberi o canneti, si alternano al chiaro dei campi di grano con un ritmo istintivo, una cadenza che diventa essa stessa l’essenza del dipinto.
Il paesaggio delle colline ha saputo interessare e sollecitare in maniera più o meno profonda, a distanza di anni, artisti stilisticamente molto diversi tra loro ma tutti ugualmente attratti da quella somma di sensazioni che si provano di fronte al distendersi di un panorama che riempie il cuore. Ecco la materia che entra nell’anima e suscita sentimenti, e tocca corde di alto lirismo.
Istituzione comunale attiva ormai da più di un ventennio, un museo in provincia, che da anni svolge un’intensa attività espositiva di alto livello, grazie al lavoro della curatrice Anna Virando ,Gian Carlo Ferraris e a un gruppo di volontari appassionati.
Il museo ha la sue sede in un bellissimo edificio liberty a due piani.
Nato come carcere mandamentale e poi ristrutturato, esso conserva ancora nella disposizione dei locali, nella presenza delle grate e nel ritmo delle finestrature, l’evidenza delle sue originarie funzioni oggi utilizzate al servizio dell’arte.
L’inaugurazione avverrà il 29 Agosto e la mostra resterà fino al 1 Novembre. Per visite guidate su appuntamento 348 4246055 346 4798585.