Una partita rocambolesca per inaugurare al meglio la nuova stagione. Olmo e Saluzzo hanno dato vita ad un derby clamoroso al “Damiano”, poi vinto per 5-4 dagli uomini di Pierangelo Calandra che erano stati avanti 5-0.
Proprio il tecnico olmense descrive così le sensazioni dello spogliatoio al termine di 90’ intensi: “C’è rammarico, devo ammetterlo: vincere è sempre bello ma non si può crollare così come abbiamo fatto noi nella seconda frazione. Non è di certo un calo fisico, ma soprattutto un calo mentale, su cui dovremo lavorare molto. Sicuramente non ci saremmo aspettati di essere sul 5-0 dopo 50’, ma ciò non può giustificare il nostro sfilacciamento nell’ultima mezz’ora, in cui abbiamo concesso troppo al Saluzzo non lavorando e giocando sicuramente da squadra”.
Detto questo, però, restano comunque tre punti pesanti in cascina: “E’ una vittoria obiettivamente meritata, perché abbiamo saputo leggere bene la partita, preparandola a dovere: i lanci lunghi sono stati fatti in funzione del fatto che sapevamo che loro soffrivano un po’ le palle sopra. Ciononostante, come detto, dobbiamo migliorare, soprattutto nell’approccio alla partita, cercando comunque di lavorare sempre sui giovani come fatto fin qui”.
Deluso e quasi esterrefatto, invece, Pier Paolo Rignanese, mister del Saluzzo: “Difficile davvero commentare una prestazione di questo tipo: di fatto, non siamo scesi in campo, soprattutto con alcuni elementi. Ne prendo atto, assumendomi tutte le responsabilità ed evitando inutili ed irrealistiche scusanti: all’ultimo abbiamo scelto di non rischiare Carli ma in ogni caso non è stato un problema del singolo perché tutta la linea arretrata si è comportata male. Non ha funzionato l’approccio mentale, probabilmente a causa del fatto che ci manca ancora un po’ di personalità. In ogni caso, non abbiamo intenzione di tornare ancora sul mercato, perché io credo molto in ciò che ho e so che con il lavoro potremo migliorare, evitando altre pessime prestazioni come questa”.
Carlo Cerutti