Una vittoria con la Pro Settimo & Eureka per spiegare a tutta la concorrenza con le parole del campo che la voglia del Bra è quella di fare bene, se possibile più ancora dello scorso anno. Massimo Gardano è certamente più tranquillo, o meglio, più sicuro dello scorso anno, e lo spiega ai microfoni di Ideawebtv.it.
Innanzitutto, un commento sull’amichevole di sabato vinta 3-2 contro i torinesi: “Sono soddisfatto, nonostante qualche aspetto su cui possiamo ancora migliorare. Queste partite sono sempre difficili da valutare, perché solitamente sono veritiere solo nel primo tempo, visto che nel secondo sono spesso segnate da una girandola di cambi. Detto questo, però, qualcosa di buono si è visto, anche se potremmo essere più concreti sotto porta e più incisivi nell’ultimo passaggio. Abbiamo subito ancora due reti, viziate però da due piccoli infortuni del nostro portiere, giustificabili con la giovane età: la squadra sembra avere appreso al meglio le indicazioni legate al nuovo modulo e sono fiducioso”.
La partita come trampolino per saltare ad un commento sulle sensazioni ad una settimana (si spera) dall’inizio del campionato: “Sicuramente ci troviamo in un’altra condizione rispetto allo scorso anno, in cui si doveva ricostruire. Ciononostante, però, ci tengo a sottolineare che lo scorso anno alla fine abbiamo chiuso con un settimo posto. Inutile, quindi, ed anche un po’ fastidioso, continuare a fare paragoni con ciò che è stato: questa è una nuova stagione, con nuove incognite e nuovi ostacoli da superare tutti assieme. Ecco, il punto fondamentale: ciò che abbiamo fatto di buono lo scorso anno, anche a livello di prestazioni oltre che di risultati, è stato il frutto del lavoro e della coesione di tutti, dal capitano al magazziniere passando per tutto lo staff. Tutto questo deve essere ripetuto in questa nuova annata, perché nulla è cambiato e perché non si può dare nulla per scontato, compreso il bisogno dei ragazzi di essere sostenuti”.
Il tecnico chiude poi con un resoconto rapido delle caratteristiche salienti del nuovo gruppo costruito: “Siamo forti e crediamo di poter fare qualcosa in più dello scorso anno, sempre, come detto, che tutti lavorino per migliorare i risultati del gruppo. Abbiamo meno palleggio e meno corsa rispetto allo scorso anno ma abbiamo sostituito questi aspetti con una maggiore concretezza e solidità. Siamo più squadra, insomma, con un’identità di gruppo forte. Speriamo di puntare molto sull’esperienza, cercando di ottenere il risultato, che deve essere il nostro obiettivo principale”.
Insomma, forse un po’ meno bello da vedere ma più vincente. Questo è il Bra che sta nascendo, almeno secondo le prime impressioni.
Carlo Cerutti