Cuneo, città di caserme, austerità e rigore militare, è da sempre al centro di barzellette che vedono protagonisti i suoi abitanti alla guida di auto che portano fieramente nel mondo la targa CN e procedono con fari accesi in pieno giorno, si inchiodano quando il semaforo è verde o viaggiano a passo d’uomo lasciandosi alle spalle una sinfonia di clacson.
È la celebre città degli “uomini di mondo” in cui ha fatto il militare Totò, la città cantata da Claudio Bisio nel suo celebre rifacimento della New York di Jay Z con Paola Cortellesi, ma anche la città che ha dato i natali all’attore comico Duilio del Prete, indimenticabile protagonista di Amici Miei, film che ha segnato uno spartiacque nella commedia all’italiana.
IL PROGRAMMA DELLE DUE GIORNATE
SABATO 12 SETTEMBRE
15.30 – Gene Gnocchi. “Cosa fare a Faenza quando sei morto”. Presentazione del libro in anteprima nazionale.
Gene Gnocchi sarà a Cuneo per presentare il suo ultimo romanzo, Cosa fare a Faenza quando sei morto, pubblicato da Bompiani. Un capolavoro di humor nero in cui viene dipinto un personaggio memorabile: comico, cupo e surreale allo stesso tempo, che sbeffeggia la nostra ossessione per la celebrità, l’ansia di essere à la page e le nostre velleità intellettuali, attraverso un flusso di coscienza tra la confessione personale e la satira spietata.
17.00 – Serena Dandini. La satira in tv dagli anni ’80 a oggi.
Serena Dandini è la conduttrice che più di ogni altra in Italia ha saputo portare avanti un progetto di satira di qualità e spessore a partire dagli anni ‘80 oggi. Da sempre riesce a unire la satira alla conoscenza e uno dei suoi punti di forza è senza dubbio la capacità di inventare nuovi linguaggi. Ha fatto tanta satira al femminile, a partire dalla Tv delle ragazze. Da Avanzi all’Ottavo Nano. La sua è stata sempre una missione culturale. A Cuneo affronterà il tema della satira in TV e del suo cambiamento negli anni, gli spazi di libertà e la censura, a partire dalla propria esperienza personale e professionale.
18.30 – Paolo Villaggio. Fantozzi compie 40 anni.
Il 27 marzo del 1975 usciva nelle sale il primo capitolo della tragicomica saga di Ugo Fantozzi, il ragioniere simbolo degli “ultimi” nell’Italia del posto fisso, condannato a una quotidiana dose di sfortune, frustrazioni e sconfitte, affrontate con rassegnazione cronica, segnata qua e là da sprazzi di dignità. Il successo di Fantozzi perdura nel tempo e infatti da 40 anni non smette di esser programmato, mentre generazione dopo generazione ci tramandiamo spezzoni cult dei vari episodi ed espressioni come “mega direttore”, “come è umano, lei” o gli sconclusionati congiuntivi, perché ancora oggi la sua malasorte costante insieme al deprimente quadretto familiare e alla crudele vessazione in ufficio, ci fanno sentire meno vittime, e in qualche modo ci fanno stare meglio, come una specie di seduta terapeutica. Fantozzi incarna l’archetipo della media borghesia italiana, pavida, compiacente verso i potenti, ma anche in qualche modo consapevole della propria debolezza. Ugo Fantozzi ha incarnato la vera maschera comica italiana della seconda metà del novecento come Totò con i suoi sberleffi è stato simbolo indiscusso della prima, e rappresenta in antitesi con quest’ultimo la tipica vis comica dell’Italia del nord, con tutte le sue sfaccettature di alienazione, operosità e paura del potere.
20.15 – Teresa Mannino. Il potere della risata.
Teresa Mannino fa ridere anche se non fa niente. Basta vederla camminare. La comica palermitana, resa famosa da Zelig e da tanti spot televisivi, sarà ospite di Collisioni per raccontarsi e mostrare al pubblico alcuni di quei monologhi irresistibili che l’hanno resa celebre . La risata come terapia e come catarsi, nel suo dissacrare il dolore umano. La comicità del sud in antitesi a quella del nord, come due linguaggi complementari che compongono insieme l’anima profonda e variopinta dello Stivale.
21.45 – Teo Teocoli. Spettacolo.
Il nuovo show di Teo Teocoli è un susseguirsi di monologhi, gag e divertenti momenti musicali. La miriade di sue imitazioni e le parodie più celebri che hanno reso popolare l’artista entrando nella storia della televisione. In una parola, uno show dove si ride molto! Uno spettacolo di puro divertimento, di improvvisazione come solo Teo è capace di fare e dove, in una sorta di “lanx satura”, porta in scena il suo smisurato talento artistico. I repertorio non si affida a una scaletta, ma segue il filo delle emozioni e l’ispirazione del momento, in un “viaggio a ritroso” nella sua carriera di attore, cantante, ballerino, uscendo ed entrando nei tanti personaggi che ha reso famosi, dal surreale “Felice Caccamo” al suo “Celentano” fino a “Balotelli, il suo più recente cavallo di battaglia. Un nuovo one man show cucito sulle migliori doti di Teo Teocoli. Un ritorno alle origini e all’essenza della comicità.
DOMENICA 13 SETTEMBRE
ore 10.30 – Esibizione della Banda musicale di Cuneo
ore 11.30/12.00 – L’Ora Canonica. Spettacolo con Filippo Bessone (Padre Filip), Azio Citi (Padre Iork), Luca Occelli (Luca il chierichetto).
ore 15.00 – I Tua Madre in concerto.
ore 17.00 – Arturo Brachetti e Marco Berry presentano: i nuovi talenti della magia italiana
Un viaggio alla scoperta della grande tradizione della magia italiana sotto la guida di due ospiti d’eccezione. Saranno Marco Berry e Arturo Brachetti a condurci in questo viaggio alla ricerca del meraviglioso, svelandoci le leggi che creano lo stupore e l’incanto della grande magia nel cuore dello spettatore. Nel corso del Galà interverranno alcuni ospiti d’eccezione vincitori di prestigiosi premi internazionali, selezionati per la qualità del loro lavoro – ospiti che saliranno di volta in volta sul palco del festival per presentare i loro numeri più memorabili ed emozionanti. Un appuntamento imperdibile, adatto a grandi e bambini.
IN RICORDO DELL’ATTORE CUNEESE DUILIO DEL PRETE
Una sezione del Festival sarà dedicato alla memoria di Duilio Del Prete, attore comico e cantautore cuneese, ricordato per la sua partecipazione a numerosi film della cosiddetta “commedia all’italiana”, fra cui Alfredo, Alfredo di Pietro Germi e Amici miei di Mario Monicelli. Musicista di talento, incise diversi dischi, tra cui La bassa landa, del 1970, contenente cover di Jacques Brel tradotte in italiano dallo stesso Del Prete. L’attore cuneese verrà ricordato attraverso una rassegna cinematografica che verrà proiettata su un maxi schermo posizionato in Via Roma, e che mostrerà agli spettatori e ai passanti scene tratte dai film interpretati da Del Prete.