Lavoro nero: denunciati ambulanti a Fossano e scoperto turn-over irregolare tra commesse a Mondovì | Con la scusa del periodo di prova un negoziante metteva in prova senza assunzione le commesse

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Controlli dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo sono stati eseguiti nei giorni scorsi a FOSSANO ed a MONDOVI’ per contrastare il fenomeno del lavoro nero.

 

Molti gli esercizi commerciali controllati in regola relativamente al rapporto d’impiego dei propri dipendenti, tuttavia presso due attività i militari hanno rilevato la presenza di alcuni lavoratori in nero: ad un venditore ambulante è stata sospesa l’attività perché aveva 5 lavoratori in nero su un totale di 6, altre lavoratrici irregolari sono state trovate in un negozio d’abbigliamento, complessivamente i carabinieri hanno erogato sanzioni per circa 34mila euro.

Nel dettaglio:
    –    A FOSSANO i carabinieri del NIL, dopo verifiche compiute in un banco ambulante per la vendita di piccoli animali domestici ed altri articoli al mercato, hanno identificato 6 dipendenti che il titolare, un commerciante 60enne di Torino, impiegava presso il suo banco. Di questi solo uno è risultato in regola mentre i restanti 5 erano tutti in nero. Nei confronti dell’ambulante torinese è scattato immediatamente, come previsto dalla Legge n. 81 del 2008 il provvedimento si sospensione dell’attività imprenditoriale e gli veniva comminata una sanzione da 1.950,00 €. Il provvedimento di chiusura sortiva l’effetto positivo per i 5 lavoratori in nero che venivano, pochi giorni dopo, tutti regolarmente assunti a tempo indeterminato come dipendenti subordinati. Al termine degli accertamenti al commerciante venivano comminate ulteriori sanzioni per altri 22mila € e venivano informati gli enti previdenziali ed assistenziali in merito alle omissioni contributive che ora dovrà sanare.
    –    A MONDOVI’ l’attenzione dei militari del NIL veniva attratta da un cartello ”CERCASI COMMESSA” affisso all’esterno di un negozio d’abbigliamento di una nota marca. I sospetti dei carabinieri si rivelavano poi fondati. Infatti, a seguito del controllo nel negozio e delle verifiche sulla corposa documentazione acquisita, venivano identificate numerose ragazze che, nel tempo, dichiaravano di essersi succedute a rotazione in prova presso tale attività, lavorando tutte in nero per brevi periodi, per poi essere lasciate a casa. Questo sistema del turn-over continuo di commesse era solo un escamotage per il datore di lavoro che poteva così sfruttare le ragazze facendole lavorare, senza minimamente regolarizzale, per poi lasciarle a casa al termine del periodo di prova prendendone altre, ovviamente in nero. I militari hanno ricostruito dettagliatamente la situazione illecita emersa contestando al titolare sanzioni per 9.650,00 €. Inoltre, poiché il negozio era dotato di un impianto di videosorveglianza antitaccheggio senza però le necessarie autorizzazioni previste dallo “Statuto dei Lavoratori” in quanto le telecamere riprendevano anche i dipendenti, nei confronti del titolare è scattata anche una denuncia alla Procura della Repubblica di Cuneo con l’inibizione all’utilizzo delle telecamere sino alla loro regolarizzazione.