Riforma del Senato, Patrizia Manassero (PD): “I cittadini potranno scegliere i loro rappresentanti”

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Riceviamo e pubblichiamo direttamente dalla senatrice cuneese del PD Patrizia Manassero in merito alla Riforma del Senato in discussione in questi giorni:

 

La riforma del Senato, che mette fine al bicameralismo perfetto consentendo alle istituzioni maggiore velocità nel lavorare e tempi più snelli di risposta ai cittadini, mi ha visto immediatamente favorevole giudicando il provvedimento centrale per rendere più moderne le istituzioni.
Insieme a molti altri senatori democratici giudicavo però la proposta del Governo migliorabile sotto molti aspetti nella convinzione che una riforma è buona se funziona nel merito e non per il solo effetto di cambiare degli assetti consolidati.
Per questo abbiamo presentato una serie di emendamenti migliorativi essendo in particolare convinti che un Senato eletto dai cittadini è tanto più indispensabile in una democrazia forte se l’unica Camera chiamata a dare la fiducia al Governo avrà una maggioranza di parlamentari nominati.
Nel Pd su questo tema ci si è confrontati a lungo e ora si è arrivati a un punto di mediazione che tiene conto del voto dei cittadini affidando a loro la responsabilità di chi saranno i senatori e ai Consigli Regionali la ratifica di questa decisione.
Sono convinta che, al netto di tutte le valutazioni giuridiche, questa mediazione sia importante perché mette al centro la volontà del cittadino non lasciando il nuovo Senato in una situazione paradossale come quella delle Province con eletti su cui gli elettori non hanno potuto direttamente esprimersi.
Ora in aula esprimerò il mio voto favorevole insieme a quello di tutto il Pd che discute, anche aspramente, ma trova un punto di mediazione come è giusto che sia in una comunità politica che raggruppa al proprio interno punti di vista differenti. Arrivare a una sintesi e decidere è oggi la risposta migliore a chi, presentando 85 milioni di emendamenti, mira a una paralisi inaccettabile senza avere concrete proposte alternative.

 

Patrizia Manassero