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50ª Sagra della Castagna e del Fungo: grande successo a Rossana

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Il sole caldo e il cielo azzurro intenso sono stati la cornice ideale per la 50ª Sagra della Castagna e del Fungo di Rossana, organizzata dal Comune del sindaco Maurizio Saroglia e dalla Pro loco del presidente Mattia Armando.

Aiutati da una sessantina di preziosi e insostituibili volontari. La manifestazione è stata visitata da migliaia di persone, che hanno passeggiato tra le numerose bancarelle del mercato di prodotti tipici e non solo e potuto ammirare le tante mostre allestite per l’occasione. D’altronde il mezzo secolo dell’iniziativa andava festeggiato nel migliore dei modi e con un’offerta ricca di appuntamenti. Fra le tante proposte, oltre all’esposizione dei funghi e della bracalla, castagna particolarmente nobile e pregiata coltivata nella zona, spiccava la mostra con la storia dei 50 anni della Pro Loco, con i manifesti delle prime edizioni e alcuni personaggi celebri che vi hanno partecipato: dal cantante di origine libanese, molto noto in Italia negli Anni Sessanta-Settanta, Patrick Samson, a Mino Reitano; dal gruppo comico dei Brutos a Orietta Berti.

 

Mezzo secolo di impegno raccontato anche attraverso l’interessante libro “Vieni con me a Rossana”. Quest’anno, a farla da padrone, sono stati i numerosi concerti musicali, tra cui quello dei mitici occitani Lou Dalfin, poi la consegna dei premi Bracalla alla campionessa mondiale di sci di fondo, Stefania Belmondo, e allo scrittore e pittore, Riccardo Assom, quindi il concorso fotografico con il quale è stato chiesto agli appassionati del settore di fissare le immagini più significative della Sagra, che, in seguito, verranno pubblicate in un volume. Senza dimenticare la cena con protagonisti i piatti a base di castagne e funghi ideata e realizzata dallo chef del paese Juri Chiotti insieme agli allievi dell’Istituto Alberghiero di Dronero e la distribuzione di caldarroste e della polenta condita dai funghi. Inoltre ha regalato momenti di suggestiva arte boscaiola Barba Brisiu, impegnato, con la motosega, a scolpire, nei tronchi di legno, sculture di suggestiva bellezza. Infine, ma non per ultimo, va ricordato lo splendido lavoro di pittura eseguito dai ragazzi delle scuole di Rossana, in cui è stato rappresentato il mondo con il loro paese al centro dell’attenzione perché lì – secondo i bambini e i ragazzi – si vive bene.

 

All’inaugurazione della Sagra, coordinata da Giuliano Degiovanni, per sottolineare l’importanza dell’anniversario, sono intervenute numerose autorità, tra le quali l’assessore regionale, Alberto Valmaggia, il consigliere provinciale con delega a Cultura, Istruzione, Edilizia scolastica e Valorizzazione del territorio, Milva Rinaudo, e tanti sindaci e assessori delle realtà vicine. Il tutto reso ancora più caratteristico e tradizionale dalla presenza delle maschere del paese: la Bela Barutera (Ilaria Estienne) e il Bulerè (Simone Monge).

 

“La Sagra – ha sottolineato il sindaco Saroglia – costituisce un momento di grande importanza per la valorizzazione delle nostre due eccellenze: i funghi e la prelibata castagna autoctona bracalla la cui produzione, dopo le malattie degli anni passati, è tornata ad essere di buon livello. Oggi festeggiamo 50 anni di storia della manifestazione: un traguardo prestigioso raggiunto grazie ai tanti volontari della Pro loco che, durante gli anni, si sono succeduti e hanno messo in campo molto impegno e una straordinaria passione”.
Quindi, ha lanciato una stoccata ai rappresentanti delle Istituzioni presenti: “Le risorse economiche sono sempre di meno, ma basta con i tagli lineari che penalizzano i nostri piccoli Comuni. Bisogna premiare chi opera bene e punire chi si comporta in modo non virtuoso”.
La sollecitazione è stata raccolta da Valmaggia: “Le piccole realtà del territorio devono lavorare sempre di più insieme. Imparando a valorizzare meglio i loro prodotti di qualità. Voi avete questa castagna unica, ma poco conosciuta: il prossimo anno la Fiera chiamatela del fungo e della bracalla. Come Regione cercheremo di favorire ogni percorso possibile capace di promuovere le eccellenze locali. Sulla raccolta dei funghi, ad esempio, abbiamo tolto la marca da bollo che si versava prima per ottenere l’autorizzazione e, oltre ai titoli annuali da pagare sempre in posta, è stato introdotto il grattino per chi vuole dedicarsi a questa attività soltanto per un giorno o una settimana”.

 

Anche Milva Rinaudo, nel suo intervento, ha puntato sulla necessità di fare rete. “Solo uniti – ha detto – si raggiungono dei risultati positivi. Dobbiamo cambiare la mentalità come cittadini, ma anche come politici. Se ce la mettiamo tutta, possiamo farcela”.
La Sagra ha incassato un grande successo di pubblico, che ha apprezzato l’alta qualità delle proposte. Mezzo secolo di storia festeggiato davvero bene.

 

c.s.

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