Apre sabato 17 ottobre 2015 la mostra “African Style. Dall’arte africana tradizionale all’arte contemporanea” a cura di Bruno Albertino e Anna Alberghina, ospitata a Palazzo Salmatoris di Cherasco fino al 17 gennaio 2016.
L’appuntamento con la conferenza-inaugurazione è sabato mattina alle ore 10.30: il ritrovo è nella Sala del Consiglio di Palazzo Comunale di Cherasco, dove ci sarà il saluto delle Autorità, la presentazione della Mostra da parte dei curatori, da lì poi lo spostamento a Palazzo Salmatoris per il taglio del nastro.
L’esposizione dedicata all’Africa vuole offrire – attraverso la fusione di quattro nuclei artistici differenti ma complementari – un ponte immaginario tra la scultura tradizionale dell’Africa nera carica di forza, che ci riporta alle origini, e l’arte contemporanea africana ed occidentale.
La mostra è infatti suddivisa quattro parti: una prima sezione rappresentata dalla collezione di arte africana tradizionale appartenente ai curatori della mostra, medici torinesi, grandi viaggiatori e studiosi di arte africana.
Accanto a questa, saranno esposte una serie di fotografie artistiche, che documentano la vita di popoli africani custodi di tradizioni ancestrali, della fotografa torinese Anna Alberghina e degli americani Tomas D.W. Friedmann e Phil Borges. Sarà inoltre presente un settore di arte contemporanea africana curato da Cesare Pippi.
Infine, il quarto nucleo della rassegna è rappresentato dalle opere di alcuni importanti artisti contemporanei: Ugo Nespolo, Plinio Martelli, Titti Garelli, Renza Sciutto e Marian Heyerdahl con opere ispirate alla tradizione africana.
Contributo storico di Paolo Novaresio e contributo critico di Armando Audoli.
L’African style è il complesso delle manifestazioni materiali ed immateriali che definiscono l’estetica africana, un modo di essere e vivere che si esprime principalmente nella scultura sacra e profana, negli ornamenti e nelle decorazioni corporee. L’African style è un sistema dinamico di valori sociali, estetici, funzionali e rituali, che ha profondamente influenzato l’arte ed il modo di vivere del mondo occidentale.
La mostra, che si snoda in un percorso su due piani del restaurato Palazzo Salmatoris offrendo oltre 160 pezzi, tra statuine di arte tradizionale africana, quadri e foto, sarà corredata da audiovisivi dedicati e catalogo.