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30 manager Unesco nei territori di Langhe-Roero e Monferrato

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L’iniziativa è stata concepita in collaborazione con l’ufficio UNESCO Regionale per la scienza e la cultura in Europa. Dal 16 al 21 ottobre, 30 esperti provenienti dai siti Unesco di tutto il mondo, saranno ospitati in Piemonte per la prima edizione del “Capacity Building Workshop on the Management of UNESCO designated sites: World Heritage Sites and Biosphere Reserves”.

Promosso dal Centro Studi Santagata, l’iniziativa porterà la prestigiosa delegazione sul territorio di Langhe-Roero e Monferrato,tra le realtà coinvolte in questo ampio progetto sono il Consorzio Barbera di Agliano d’Asti e il l Parco Artistico Orme su La Court di Michele Chiarlo

 

Come ormai noto, nel giugno del 2014, i “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” sono entrati nell’esclusivo elenco dei siti Patrimonio mondiale dell’umanità stilato dall’Unesco. Un riconoscimento che, unito all’evento internazionale dell’Expo di Milano, ha subito innescato una serie di ricadute positive per il territorio.
Sicuramente tra le iniziative più importanti e prestigiose va segnalata quella che vedrà arrivare in Piemonte, dal 16 al 21 ottobre, 30 manager di siti Unesco provenienti da tutto il mondo, invitati a partecipare all’edizione pilota del “Capacity Workshop on the Management of UNESCO designated sites: World Heritage Sites and Biosphere Reserves”.

 

PROMOTORI DI PRESTIGIO
Ad avanzare la proposta, nuova di quest’anno ma che potrebbe venire istituzionalizzata e ripetersi anche nei prossimi anni, è stato il Centro Studi Silvia Santagata – Ebla (CSS-Ebla), organizzazione no-profit, con sede a Torino, impegnata nella ricerca e formazione nel settore dei programmi Unesco. L’idea ha trovato subito la collaborazione dell’Ufficio Regionale dell’Unesco per la Scienza e la Cultura in Europa (Unesco Venezia Office), e il prezioso supporto dello United Nations System Staff College (UNSSC) e del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO (CIF-OIL). Finanziariamente, inoltre, hanno contribuito la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT, oltre al patrocinio del Comune di Torino.

 

OBIETTIVI
L’iniziativa si pone come particolarmente innovativa per la sua idea di riunire sul territorio quelle realtà Unesco nelle quali la produzione alimentare gioca un ruolo decisivo, così da discutere insieme e approfondire le politiche e le pratiche di gestione sostenibile messe in atto da ciascuno.
L’obiettivo è rafforzare le capacità istituzionali e professionali di enti locali, gestori di siti, focal point, operatori, stakeholders e altri attori coinvolti nella gestione dei siti riconosciuti dall’Unesco.
Perché il riconoscimento dello status di “Patrimonio dell’umanità” non può e non deve essere il punto di arrivo di un percorso, ma, al contrario, un punto di partenza per arricchire culturalmente ancora di più il proprio territorio e farlo conoscere in tutto il mondo.

 

Da questo punto di vista, i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono sicuramente partiti con il piede giusto, e il fatto di portare 30 manager di siti Unesco sul proprio territorio, è un’ulteriore, grande, possibilità di arricchimento e divulgazione delle proprie eccezionali qualità.
Il gruppo di lavoro dell’International Academy on Sustainable Development vedrà la presenza di esperti di tutto il mondo, provenienti da Paesi come Kazakistan, Svizzera, Portogallo, Bulgaria, Ungheria, Croazia, Macedonia, Grecia, Serbia, Colombia, Nicaragua, Messico, Indonesia, Mongolia, Russia, Corea, Seychelles e Oman.

 

BARBERA PROTAGONISTA
Il Workshpo punterà su un mix di lezioni, esercitazioni, lavori di gruppo e visite sul territorio.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, in particolare, gli eventi più significativi saranno due: il primo è previsto per la sera di venerdì 16 ottobre, alle 19.30, presso il ristorante La Signora in Rosso di Nizza Monferrato. Qui si terrà una cena – degustazione organizzata in collaborazione con il Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato. All’incontro saranno presenti diversi produttori locali guidati da Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio di tutela della Barbera, Vini d’Asti e del Monferrato. Per le autorità sarà presente, invece, il sindaco di Nizza Monferrato Flavio Pesce.

 

Il giorno successivo, sabato 17, l’appuntamento è fissato, invece, a Castelnuovo Calcea, dove i 30 manager Unesco potranno visitare il Paro Artistico Orme su La Court di Michele Chiarlo.
Questo magnifico vigneto, costellato di istallazioni artistiche, è un esempio unico di come il territorio e la sua tradizione vinicola abbiano saputo rinnovarsi e aprirsi al mondo, riuscendo a coniugare gli universi del vino e dell’arte e diventando un punto di riferimento imprescindibile di tutta la zona in cui viene prodotta la Barbera più nobile.

 

LA GIORNATA AL PARCO ORME SU LA COURT
La giornata al Parco Artistico è dedicata, in particolare, ai temi della cultura, della comunità e dei sistemi di produzione locale. A parlare sarà Stefano Chiarlo dell’omonima azienda che ha da poco festeggiato i 60 anni di vendemmie, che racconterà come il territorio si sia trasformato negli ultimi 10 anni, con particolare attenzione a ciò che ha significato e comportato il riconoscimento dell’Unesco.
Dopo di lui, interverrà il Professor Giancarlo Ferraris, artista e presidente dell’Associazione Orme su La Court.

 

Il messaggio fondamentale che la famiglia Chiarlo e il Parco Artistico stesso vogliono trasmettere, mira a ribadire come sia fondamentale, per un territorio, il saper “fare squadra”, mettendo in campo le competenze proprie di ciascuno per raggiungere gli obiettivi comuni di una costante tutela dell’ambiente e della sua valorizzazione. È questa la principale “lezione” che l’avventura del riconoscimento Unesco ha lasciato al territorio, ed è questa, da sempre, la filosofia con la quale la Michele Chiarlo intende il suo ruolo di produttore, conosciuto in tutto il mondo, ma con le radici ben salde nella tradizione piemontese.
Nessun luogo meglio del Parco Artistico, dunque, può fungere da esempio concreto di tutto questo, e il fatto che 30 manager di siti Unesco del mondo vengano proprio tra questi filari per parlare di gestione delle risorse territoriali e opportunità di crescita per il territorio, ne è un’ulteriore conferma.

 

LAVORO DI SQUADRA
L’organizzazione stessa di questo evento ribadisce l’esigenza imprescindibile del fare squadra: il workshop e la giornata al Parco Artistico, infatti, sono figlie dell’iniziativa di molte persone e istituzioni. Oltre agli enti legati a Unesco, per il territorio piemontese molto si deve al lavoro del Centro Studi Silvia Santagata – EBLA di Torino, primo promotore dell’iniziativa in particolare nelle persone di Aldo Buzio e Alessio Re. Altrettanto importante è stato il supporto delle istituzioni locali, del Consorzio di tutela della Barbera, Vini d’Asti e del Monferrato, e la disponibilità della famiglia Chiarlo.

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