Ancora alta tensione politica a Fossano, il sindaco Sordella: “Non mi spaventano gli attacchi personali”

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Resta ancora teso il clima politico a Fossano attorno allo spinoso tema della gestione dell’acqua pubblica. Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci in redazione direttamente dal Sindaco Davide Sordella che risponde al Comitato Cuneese Acqua:

 

Nonostante l’attacco personale da parte del Comitato Cuneese Acqua (metodo usato in precedenza contro il Sindaco di Bra ed ora nei miei confronti o contro chiunque non si allinei al loro pensiero), continuerò con serenità a portare avanti le nostre proposte concrete, in coordinamento con gli altri rappresentanti eletti democraticamente dal territorio sul tema del Servizio Idrico. Lo faccio perché questa non è la mia posizione personale o perché faccio gli interessi di una società pubblica o privata che sia, ma perché questo è il mandato che ho ricevuto con delibera formale dal Consiglio Comunale di Fossano (95% dei voti a favore, sia di maggioranza che di opposizione), cioè dalle persone elette a rappresentarli dai cittadini fossanesi. Io rispetto le diverse posizioni del Comitato, loro rispettino quelle dei miei concittadini, espresse dalla stragrande maggioranza dei loro eletti democraticamente e quelle di una gran parte degli Amministratori locali provinciali che non la pensano come loro.
Questi i punti salienti dell’Ordine del Giorno approvato e che è la nostra posizione ufficiale:

 

– Seguendo il quadro di legge comunitario, nazionale e regionale il servizio idrico integrato dovrà essere affidato secondo le seguenti modalità alternative: 1) procedura di evidenza pubblica a livello europeo 2) partenariato pubblico-privato 3) affidamento in House.
– Qualsiasi delle tre scelte è compatibile con il quadro normativo attuale, incluso quello referendario. Essendo una scelta discrezionale, la stessa può essere sindacabile ed impugnabile se “priva di istruttoria e motivazione”.
– A tal fine si dà mandato di approfondire gli elementi fondanti di tale scelta che devono tenere conto anche dell’efficienza e della qualità dei servizi erogati, della capacità di finanziare e realizzare gli investimenti necessari a migliorare la rete distributiva e lo smaltimento, di ottenere le migliori tariffe per i cittadini e di garantire la massima trasparenza nella gestione e nei bilanci.
– Si richiede quindi di realizzare uno studio del sistema idrico provinciale, un progetto di fattibilità per un nuovo SII (modello di società e di governance, piano industriale, procedura di affidamento, quadro normativo), impostare le procedure e le tempistiche per l’affidamento affrontando temi cruciali come le modalità di definizione degli orientamenti dei soci pubblici (patto tra Comuni), il trasferimento delle risorse (personale ed asset) al nuovo gestore, l’indennizzo ai gestori precedenti e le fonti di finanziamento per tale intervento.
– Per realizzare questi adempimenti, che dovranno portare ad una scelta motivata, è necessario impostare da subito una “Road Map” con passi e tempistiche congrui. Questi principi sono inseriti nella delibera dell’Assemblea dei Sindaci approvata a livello provinciale il 2 Luglio.

 

In sintesi: non abbiamo posizioni ideologiche o preconcette, ma chiediamo numeri e dati concreti, condivisi in modo trasparente con i cittadini, che ci permettano di avere tutte le informazioni prima di fare una scelta consapevole. Non mi sembra una posizione estremista o irragionevole e che non ha nulla a che vedere con i paventati “interessi” allusi dal Comitato. Come più volte ripetuto, non siamo in difesa di aziende ne pubbliche ne private, consci del fatto che Alpiacque (società a controllo pubblico creata e partecipata con orgoglio da oltre 25 comuni e che serve con efficienza più di 100.000 cittadini) scomparirà in ogni caso alla scadenza del suo affidamento. Ed in questo senso, pur dispiaciuti per un sistema che funziona, siamo molto sereni nella ricerca di un modello che possa garantire la stessa efficienza per i prossimi trent’anni del nostro territorio. Infatti l’interesse del cittadino è di veder salvaguardati non solo principi teorici, ma anche i loro risvolti pratici che si traducono in investimenti adeguati ed efficienza del servizio, alle tariffe più basse.
Il lavoro che gli amministratori locali democraticamente eletti dai cittadini, attraverso il comitato esecutivo dell’ATO, stanno cercando di fare in modo serio e pragmatico è proprio quello di confrontarsi sui tanti risvolti concreti del tema prima di prendere una decisione importante che impegnerà i prossimi trent’anni della nostra provincia.
Nell’interesse dei cittadini vorremmo proseguire questo percorso con la serenità avuta sino ad ora, con la libertà di poterci confrontare liberamente su posizioni anche diverse, scambiare proposte e bozze di documenti senza essere tutte le volte attaccati personalmente da un Comitato che è libero di presentare istanze come ogni altro cittadino, ma che non è eletto democraticamente e che deve rispettare chi invece questo mandato lo ha ricevuto attraverso il voto.

 

Davide Sordella
Sindaco di Fossano