Si chiama “Rifugiati in rete”. È una rete di cooperative sociali che si occupano di migranti, rifugiati,
richiedenti asilo in provincia di Cuneo.
È stata costituita martedì 15 settembre da imprese che si occupanodell’accoglienza dei richiedenti asilo. Fanno parte della rete le cooperative Fiordaliso e Momo di Cuneo, Insieme a Voi di Busca, Armonia di Revello, il Consorzio CIS di cui fanno parte le cooperative Alice e Orso di Alba, Cascina Martello di Mondovì, tutte aderenti a Confcooperative – Federsolidarietà Cuneo. A guidare la rete d’imprese saranno a turno, per ogni biennio, le varie cooperative a partire da Fiordaliso attualmente presieduta da Nicola Mellano.
Il nome “Rifugiati in rete” non è stato scelto a caso, ma è stato ispirato da una partita di calcio con i
rifugiati, e mette insieme tanti aspetti. La rete rimanda all’obbiettivo del calcio, una delle passioni e anche
dei miraggi di molti giovani migranti, nonché alla rete dei pescatori del Mediterraneo, il mare dei profughi.
La parola rifugiati nel senso di rifugio, luogo dell’accoglienza e della protezione.
Quello che ha portato alla creazione della prima rete d’impresa, di questa tipologia, sul territorio è la
condivisione di un cammino di anni, iniziato da alcune cooperative già da tempo con il Comune di Cuneo e
con la Prefettura. Un cammino che ha voluto mettere insieme, in rete appunto, un sistema per dare risposte
a un fenomeno sociale che ora è di notevole impatto, ma anche per alimentare il dibattito sulle politiche
dell’accoglienza, per fare sensibilizzazione culturale su un sistema complesso come quello dei richiedenti
asilo. Così si è dato vita a questo “soggetto unico” regolamentato secondo legge ed accordi interni, che è un
coordinamento di chi si occupa della gestione dell’accoglienza e dell’integrazione. L’obiettivo è quello di
lavorare, ognuno con le proprie peculiarità e specificità, in modo condiviso per una accoglienza dignitosa e
di qualità, sensibilizzare il territorio e pensare e progettare l’integrazione secondo un modello di accoglienza
innovativo di piccoli nuclei, che metta in contratto mondi diversi, la professionalità delle cooperative, con il
mondo del volontariato, con le parrocchie, con il privato con le famiglie. Un sistema di accoglienza che
significa anche sapere, raccontare, conoscere e dunque comunicare per sfatare pregiudizi e prese di
posizione preconcette. Dichiara Fabrizio Clerico, Presidente di Federsolidarietà Cuneo: “Siamo consapevoli
ed orgogliosi dell’importanza e della novità rappresentate dal contratto di rete stipulato dalle nostre
Cooperative. La condivisione di vedute e di strumenti di risposta tra queste società bene si innesta nello
scenario che la nostra Associazione sta da tempo proponendo. Per noi le Politiche Sociali devono essere
inclusive, partecipate, condivise, rispettose di tutti gli interlocutori interessati o non sono tali. Questo è
anche il senso del lavoro di rete, più informale ma non meno impegnato, che in questi anni stiamo
conducendo sul tema dell’immigrazione in particolare con la Prefettura di Cuneo, sempre molto attenta alle
nostre sollecitazioni”.