Nel periodo luglio-settembre 2015 il registro imprese della Camera di commercio di Cuneo ha registrato 675 iscrizioni di nuove realtà aziendali mentre sono state 547 le imprese che hanno cessato la propria attività (al netto delle cancellazioni d’ufficio).
Il tessuto imprenditoriale della provincia di Cuneo ha registrato una sostanziale stabilità sui dati 2014, quando gli indicatori evidenziavano 672 iscrizioni di nuove attività e 544 chiusure di quelle esistenti.
Il saldo del III trimestre 2015 tra i due flussi è positivo per 128 unità e dà luogo ad un tasso di crescita del +0,18%, portando il totale delle imprese registrate in provincia di Cuneo al 30 settembre 2015 al valore di 70.068 unità.
La debole espansione registrata dal tessuto imprenditoriale cuneese si inserisce in un contesto generale caratterizzato da un tasso di crescita del +0,14% a livello regionale e del +0,33% a livello nazionale.
“Le indicazioni che provengono dal tessuto imprenditoriale della nostra provincia, con un bilancio anagrafico positivo per 128 unità nel III trimestre 2015, pur se confortanti, evidenziano la necessità di intensificare azioni concrete a sostegno della nuova imprenditoria – commenta Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di commercio di Cuneo – I segnali di ripresa che si intravvedono su più fronti, dal comparto del turismo e, tra le forme giuridiche, alle società di capitale e altre forme, evidenziano l’urgenza di porre in essere iniziative congiunte tra i vari attori istituzionali, per rispondere adeguatamente ai fabbisogni delle imprese nel momento in cui stanno ritrovando parte delle fiducia e dell’ottimismo persi negli ultimi anni.”
Le indicazioni che provengono dall’analisi dei dati disaggregati per forma giuridica segnalano le espansioni degli stock delle società di capitale (tasso di crescita del +0,37%), delle ditte individuali (+0,24%) e delle altre forme (+0,41%). Il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni è, invece, negativo per le società di persone (-0,08%).
Fatta eccezione per le attività agricole e per quelle industriali, che hanno manifestato una sostanziale stabilità, tutti i settori hanno registrato saldi positivi dello stock: il risultato migliore è quello concretizzato dal turismo (+1,00%), seguito dagli altri servizi (+0,62%). Anche i comparti delle costruzioni (+0,18%) e del commercio (+0,12%) hanno vissuto espansioni delle rispettive basi imprenditoriali.