Da questa settimana anche Ideawebtv.it avrà un suo editoriale, in collaborazione con la Rivista Idea: il direttore Claudio Puppione analizzerà i temi più scottanti, a livello politico (ma non solo), a livello pronvinciale, regionale o nazionale.
Ricordiamo che per leggere l’ultimo numero della Rivista Idea, sfogliabile on line, basta connettersi a questo link: http://ita.calameo.com/read/001740396f029f8f03f96
Elogio del doppiopesismo
Fa specie, se non altro per la diversa entità delle spese oggetto dello scandalo, sentire e leggere le strenue difese di Ignazio Marino, un “puro” vittima di un complotto dei poteri forti, espresse da coloro i quali per mesi ce l’hanno menata sulle tuttora presunte mutande verdi di Roberto Cota, indicate come vergognoso esempio di dissolutezza dei politicanti che, raggiunto un qualsivoglia posto di potere, ne approfittano per curare i propri lerci interessi, invece di quelli della collettività.
Il doppiopesismo di certi ambienti, un genere definibili radical chic, conferma come spesso la realtà superi la più fervida delle fantasie. Prendete, ad esempio, le battaglie femministe per la parità di genere e per il doveroso rispetto delle donne che hanno nella presidente della Camera dei deputati, la statista Laura Boldrini, una fulgida condottiera. Costei, vera democratica (ha invitato in Parlamento l’imam egiziano che predica la distruzione di Israele), è assurta alla terza carica dello Stato dopo essere stata portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr-Regional representation southern Europe), in anni durante i quali non esitò mai a criticare (eufemismo) il proprio Paese, allora governato da chi non le andava a genio. Insediatasi sul più alto scranno dell’assemblea di Montecitorio, tra i tanti meriti acquisiti, annovera la discesa in campo appunto a favore dei diritti delle donne: dalla pretesa di far cambiare parole e articoli adattandoli al genere femminile, all’attacco sferrato contro le pubblicità sessiste, all’ostracismo al concorso per miss “Italia” che contribuì a convincere la Rai a cessare di occuparsene. Ebbene, certo per mia disattenzione, non ho trovato un commento di Laura Boldrini sulla sprezzante dichiarazione con la quale Sabina Guzzanti ha accolto la condanna a risarcire Mara Carfagna, per aver detto, durante il “No Cav day” che Silvio Berlusconi «Non può mettere una persona a fare il ministro solo perché ha una relazione sessuale con lui», aggiungendo particolari molto espliciti sul tipo di rapporto a cui si riferiva. La signora Guzzanti, per nulla pentita, su Facebook ha affermato: ««È pur vero che è di molto più offensivo quello che gli italiani, e le italiane in particolare, hanno subìto con la nomina della Carfagna a ministro. Considero quei 40 mila euro soldi ben spesi».
Queste sono coloro che lottano per difendere le donne, evidentemente solo quelle che stanno a loro simpatiche e che, per esempio e giustamente, si stracciano le vesti se un parlamentare mima gesti osceni in aula guardando verso una collega dello schieramento avverso. Anche in questo caso un teatrino che, riguardo a Mara Carfagna, assunse i toni della farsa allorché, quando pareva che prendesse le distanze dal Cavaliere, da poco di buono disposta a ogni favore sessuale pur di ottenere incarichi di rilievo, iniziò subito a essere descritta come una Maria Goretti rediviva.