In una nota indirizzata in questi giorni all’Assessore allo Sviluppo della Montagna della Regione Piemonte Alberto Valmaggia e al Presidente dell’Unione Montana Comuni del Monviso, il Sindaco di Barge Luca Colombatto, da sempre contrario agli sprechi e ai privilegi delle caste, ha evidenziato come in un momento storico in cui da ogni parte si richiede alle Amministrazioni Pubbliche di operarsi attivamente per la riduzione delle spese correnti, appaia assolutamente illogica la scelta operata dalla Comunità Montana di avere in organico due figure dirigenziali durante la fase di commissariamento dell’Ente finalizzato alla liquidazione e chiusura dello stesso, con conseguente importante (e non giustificato) raddoppio dei costi di gestione dell’Ente.
La presa di posizione del Sindaco Colombatto contro tale scelta è netta e ferma. Colombatto rimarca in proposito come ciò sia purtroppo prova che non sempre lo spreco parte da Roma, molto spesso infatti esso arriva a Roma. Prima di criticare la casta politica romana bisognerebbe cominciare a casa propria a fare veramente le economie del buon padre di famiglia. I soldi pubblici non sono infatti soldi di altri, quanto piuttosto soldi nostri, delle persone per bene che lavorano, pagando le tasse e partecipando alla promozione del bene comune.
Manifestando la ferma contrarietà alla scelta effettuata dalla Comunità Montana, il Comune di Barge si intende manlevato da ogni pretesa di compartecipazione ai costi che tale azione ha comportato e/o potrà comportare nei confronti degli enti aderenti alla (ex) Comunità Montana.