E’ morta a 95 anni Lucia Boetto Testori. Era nata nel 1920 a Castelletto Stura, in provincia di Cuneo, da famiglia liberale e antifascista.
Ai suoi cari va il cordoglio del Comitato Resistenza e Costituzione e del suo presidente, Nino Boeti.
Durante la Resistenza, insieme al fidanzato Renato Testori (che sposò un mese dopo la fine della guerra) svolse l’attività di ufficiale di collegamento fra il Cln regionale piemontese e le formazioni autonome del maggiore Enrico Martini “Mauri”. Impegnata in missioni per il trasporto e la consegna di documenti segreti e di armi, facendo la spola tra il Cuneese e Torino, dall’estate del 1944 venne assegnata al collegamento con la missione alleata del maggiore Temple e, dopo la morte di quest’ultimo nel novembre 1944, con quella del colonnello John Melior Stevens. Fu la staffetta partigiana che portò, nascondendola sotto un ampio cappotto, la bandiera italiana, medaglia d’oro al valor militare, consegnata dal governo italiano ai partigiani del Nord. Madre di due figlie, è stata membro del consiglio dell’Associazione volontari della libertà e del Comitato direttivo dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, oltre che componente del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte. Medaglia di bronzo al valor militare, ottenne la cittadinanza onoraria di Falmenta, piccolo comune della Valle Cannobina al confine con la Svizzera.
Ai funerali di domani, martedì 27 ottobre alle ore 9.30, presso il Convitto di via Principessa Felicita di Savoia 8/11 a Torino, parteciperà il vicepresidente Nino Boeti in rappresentanza dell’Assemblea piemontese.