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Carni ed insaccati cancerogeni, Confindustria Cuneo: “Accuse irresponsabili” | Indetto per il 2 novembre un incontro destinato alle aziende del settore

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Pronta e decisa risposta di Confindustria Cuneo all’allarme lanciato l’altro ieri dall’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui gli insaccati e le carni rosse trattate sarebbero cancerogene per l’essere umano: lunedì 2 novembre alle ore 15, l’Unione Industriale della Provincia ha deciso di aprire le porte della sua sede a Cuneo a tutte le aziende interessate, non solo cuneesi, per “rimediare a questa dannosa campagna di disinformazione”.

 

“La campagna di demonizzazione della carne e degli insaccati che campeggia su tutti i giornali e telegiornali – scrive il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, in una lettera inviata oggi pomeriggio a tutte le aziende associate – può trasformarsi in un colpo letale per la nostra economia, visto anche il livello dei consumi alimentari che stenta a riprendersi. Siamo di fronte, per l’ennesima volta, dopo i casi storici dello zucchero e della polvere di latte, all’utilizzo dell’informazione per disorientare il consumatore e lanciare un allarme che non trova giustificazione alcuna, ma che danneggia tutta la filiera. Sappiamo, infatti, come il consumo eccessivo e sregolato di ogni alimento sia dannoso per la salute. Ma sappiamo anche che le nostre eccellenze locali e italiane, dalle carni ai vini, consumati nella giusta misura, contribuiscono ad un’alimentazione equilibrata e corretta”.

 

La Sezione Alimentare di Confindustria Cuneo, il cui presidente è Luigi Allasia, raggruppa e rappresenta tutte le maggiori industrie di trasformazione della carne e di produzione di insaccati della provincia di Cuneo, in modo particolare i salumifici, da cui come è noto escono prodotti che hanno nella loro alta qualità un valore aggiunto, fiore all’occhiello dell’alimentare Made in Italy.

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