Home Brevi del Piemonte Carni rosse cancerogene, il viceministro Olivero: “Nessun allarmismo, in Italia è diffusa...

Carni rosse cancerogene, il viceministro Olivero: “Nessun allarmismo, in Italia è diffusa la dieta mediterranea”

0
477

Il rapporto pubblicato su “Lancet Oncology” dall’International Agency for Research on Cancer, l’Agenzia che si occupa di ricerca sul cancro per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), è chiaro: le carni rosse e, soprattutto gli insaccati, provocano il tumore, in particolare al colon-retto. Un’indagine che mette insieme due decenni di ricerche e che, secondo chi l’ha prodotta, “si limita a definire un’evidenza non più ignorabile”.

 

Per i medici e gli esperti italiani del settore i due fatti si possono associare, ma la carne rossa può continuare ad essere consumata con moderazione. In provincia di Cuneo, dove la produzione del comparto è ormai di alta qualità da molti anni, si sono scatenate le reazioni degli imprenditori i quali hanno definito esagerate le conclusioni del rapporto. Anche perché, spesso, si creano allarmismi ingiustificati e la caduta esponenziale delle vendite capaci di danneggiare un pezzo importante del mondo agricolo che ci ha messo anni per garantire la qualità delle produzioni.

 

Cosa pensa a questo proposito, soprattutto per quanto riguarda la provincia di Cuneo, il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero? “Ogni estremismo in campo alimentare è da rifiutare categoricamente. Da sempre sappiamo ciò che lo studio dell’Oms oggi ci annuncia con tanta enfasi e per questo abbiamo deciso di sostenere e promuovere la dieta mediterranea, che assicura il consumo equilibrato di cibi della nostra tradizione. Ma proprio per questo non dobbiamo criminalizzare i singoli prodotti, ma imparare a conoscerli e ad usarli con il giusto equilibrio. Queste ricerche nascono nel mondo nordamericano, dove obiettivamente i consumi di carni rosse e di insaccati (spesso di pessima qualità e ricchi di additivi volti ad accrescerne la sapidità ed il colore) sono esagerati”.

 

Invece, il caso italiano? “E’ ben diverso, perché è diffusa una dieta più equilibrata, che necessita di apporti di proteine animali che le nostre carni rosse e i nostri salumi di qualità assicurano perfettamente. Nessun allarmismo, quindi. Continuiamo a mangiare carni e salumi, ma assicurando equilibrio alla nostra dieta, con verdure, frutta, pasta e pane nelle quantità necessarie a seconda dell’attività fisica e della stagione della vita”.

NESSUN COMMENTO