“Ho vinto, ma non nel modo in cui piace a me”. Il saluzzese Gianmarco Donetto scuote la testa dopo il ritiro al 34° Rally Costa Smeralda in programma venerdì e sabato scorso sulle prove speciali di terra bianca nei dintorni di Olbia.
“Il titolo è arrivato già in sede di verifica. L’unico avversario che poteva superarmi non si è presentato ed in
quel momento sono diventato campione di Gruppo N 4×4 del Trofeo Rally Terra. L’assenza di Rudy Barbero apriva la prospettiva a scenari esaltanti per la gara sarda. Potevo correre in modo spensierato, andare all’attacco, dare spettacolo. Magari potevo pensare di rimontare anche qualcosa nella classifica assoluta del Trofeo Rally Terra, cosa che non fa mai male al palmares di un pilota”. La nuova prospettiva ha messo le ali ai piedi di Gianmarco Donetto: “Le gare in Sardegna hanno un fascino particolare. Le strade sono bellissime, l’ospitalità della gente è unica al mondo. Alla fine dello shake down un gruppo di persone ha offerto ai concorrenti formaggio, salumi e bicchieri di vino, di cui abbiamo approfittato con moderazione, proprio a significare il clima di festa che respirava ad Olbia e nelle sue prove speciali. Ovviamente tutto ciò si è rivestito del giusto clima agonistico appena siamo scesi dalla pedana di partenza ed abbiamo affrontato le prove speciali. In classe avevo altri cinque avversari ed a quel punto non pensavo più al Trofeo Terra, ma solo ad essere il migliore di Gruppo N 4×4 con la mia Mitsubishi Lancer EVO curata da Fabrizio Colombi”.
Un risultato che l’Under 25 saluzzese stava centrando nel migliore dei modi dopo la prima tappa di venerdì sera, conclusa all’11° posto assoluto e primo di Classe N4 e di Gruppo N. “Tutto perfettamente bene sulla corta prova ‘Sirenetta’ dopo per ben due volte ho staccato il nono tempo assoluto, qualche difficoltà in più sulla ‘Graniti di Sardegna’, più lunga e corsa alla luce dei fari. Di notte ci vedo poco e sapevo di dover pagare lo scotto di un tempo non all’altezza delle mie aspettative. Ma c’era poi tutta la seconda tappa di sabato per rimontare nella classifica assoluta e divertirsi” racconta Donetto. Ed invece le cose sono andate in modo diverso. “La rottura della pompa dell’idroguida sulla prima prova speciale di sabato mattina, la ‘Monti Alà’ di ben 22,25 chilometri, ha compromesso tutto. Era impossibile sterzare, pericoloso per noi dell’equipaggio e si mi fossi immesso sul percorso avrei sicuramente danneggiato chi partiva dopo di me.
Non è rimasta altra scelta che attendere la fine della prova ed attendere che i meccanici venissero a recuperare me e la Mitsubishi Un vero peccato. Un titolo va festeggiato sulla pedana di arrivo, innaffiando con lo spumante tutte le persone che si trovano nella zona. Un vero peccato”. Gianmarco Donetto guarda con filosofia al risultato, anche perché nella sua prima stagione da pilota sulla terra ha conquistato le vittorie di Under 25 e Gruppo N 4×4 nel Trofeo Rally Terra, Under 23, Under 25, e Under 28 nel Raceday Terra 2014-2015.
“Certo ho praticamente vinto tutti i titoli alla mia portata, ma è sempre l’ultima gara a lasciarti il gusto in bocca. Fortunatamente la stagione sulla terra ha dei ritmi cosi frenetici che ti costringe a dimenticare in fretta le delusioni e riporre altrettanto velocemente le coppe conquistate. Il Raceday Terra 2015-2016 è già scattato e mi impegnerà tutto l’inverno, poi non avrò nemmeno il tempo per qualche giorno di vacanza che partirà il Trofeo Rally Terra 2016. Ormai conosco le gare, gli organizzatori ed i piloti. Mancare a qualche appuntamento mi sembra una cosa brutta”.
cs