Non accenna a diminuire il vorticoso flusso di iscrizioni alla Stracôni edizione 2015; infatti, i pettorali già distribuiti alle varie società sportive, associazioni, scuole ed i liberi hanno superato ‘quota quindicimila (15.000)’ complice, anche, la ‘gara’ tra i gruppi per poter acquisire nuovi iscritti tra le proprie fila e, non ultimo, scalare la classifica dei contributi.
Si ricorda che le iscrizioni PER I LIBERI possono essere effettuate nei seguenti punti:
A.S.D. IL PODIO corso Dante, 25 – Cuneo – 0171.63.19.54
BOTTA & B. corso Nizza, 7 – Cuneo – 0171.69.03.10
BOTTA & B. piazza C. Battisti,3 – Mondovì – 0174.42.130
Ricordiamo che alla Stracôni è possibile partecipare anche accompagnati dagli ‘amici a quattro zampe’ e partecipare così alla ‘Stracôni Monge dog’. Il costo delle iscrizioni è pari ad 8€ (accompagnatore 5,00€ e cane 3,00€) ed i punti di iscrizione sono presso:
A.S.D. IL PODIO corso Dante, 25 – Cuneo – 0171.63.19.54
DOG SERVICE presso i punti vendita di Cuneo, Saluzzo, Borgo San Dalmazzo, Mondovì e Villanova Mondovì.
Le iscrizioni PER I GRUPPI DEVONO essere effettuate solamente presso:
A.S.D. IL PODIO corso Dante, 25 – Cuneo – 0171.63.19.54
Ogni partecipante alla Stracôni riceverà: un portachiavi, realizzato in metallo, raffigurante Carolina Invernizio;
un sacchetto contenente due mele rosse di Cuneo “Red Delicious”; una Stracôni card, per un anno di vantaggi commerciali e sportivi.
Conosciamo, brevemente, il personaggio raffigurato nel portachiavi di metallo.
Carolina INVERNIZIO (1851 – 1916)
Una delle più popolari autrici italiane di romanzi d’appendice vissuta tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Nata a Voghera il 28 marzo 1851 era figlia di un funzionario del Regno di Sardegna. Nel 1865, con la famiglia, si trasferisce a Firenze dove frequenta l’Istituto Magistrale; in quegli anni scrive sul giornale di scuola e, in seguito ad un racconto, rischia l’espulsione. Nel 1881 sposa un ufficiale dei bersaglieri e da alla luce una figlia. Nel 1896, dopo il ritorno del marito dalla guerra di Abissinia, si trasferisce a Torino e, nel 1914, a Cuneo ed in via Barbaroux dà vita ad un rinomato salotto letterario.
L’esordio letterario avviene nel 1876 con la novella “Un autore drammatico”; nel 1877 pubblica il primo romanzo dal titolo “Rina o l’angelo delle Alpi”. Intensa l’attività letteraria di Carolina che ogni anno scrive 3 o 4 romanzi dalle trame intricate, con colori forti e storie di odio ed amore.
L’opera più conosciuta è “il bacio di una morta”, romanzo basato sullo scontro tra il bene ed il male, con continui colpi di scena; ricordiamo anche “La sepolta viva”, “L’albergo del delitto”, “Il cadavere accusatore” e l’ultima, scritto alla vigilia della morte, “La fidanzata del bersagliere”. Nei suoi scritti da annoverare anche uno in dialetto piemontese “Li delit d’na bela fia” (I delitti di una bella ragazza).
Più apprezzata dai lettori che dalla critica era ricercata, in particolare, da lettrici di estrazione proletaria o piccolo borghese. A lungo ignorata dai critici letterari che, anzi, le affibbiano numerosi epiteti tra cui la celebre definizione di ‘la casalinga di Voghera’, da cui deriva l’espressione divenuta comune. Il successo delle opere di Carolina sono da ricercare nel corrispondere alle attese del lettore stimolandolo alla curiosità ed all’interesse.
Carolina Invernizio muore a Cuneo il 27 novembre del 1916.