Alba, sito Unesco per i Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe insieme a quelli del Roero e del Monferrato dal 22 giugno 2014, incontrerà il Cilento, sito Unesco per il Parco Nazionale e per la “Dieta Mediterranea” patrimonio immateriale dell’Umanità dal 16 novembre 2010.
L’appuntamento è in programma per sabato 7 novembre alle ore 11.30 nella vecchia sala “Beppe Fenoglio”, all’interno del Cortile della Maddalena (Via Vittorio Emanuele II, 19), ad Alba.
All’incontro, voluto dal Sindaco Maurizio Marello per uno scambio tra le due culture eccellenze italiane decretate Patrimonio Mondiale dell’Umanità, nella capitale delle Langhe da sabato 31 ottobre a domenica 8 novembre, interverranno Giuseppe Cilento ex Sindaco di San Mauro Cilento esponente della cooperativa agricola “Nuovo Cilento”, Roberto Cerrato Direttore dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe -Roero e Monferrato ed una rappresentanza della scuola media “Pertini” di Alba che intonerà alcuni brani musicali.
Oltre a ciò, il Cilento sarà presente in città con degustazioni di olio extravergine di oliva cilentano e mercatino dei prodotti del Cilento nel Mercato della Terra sabato e domenica in piazza Pertinace all’interno della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
Prosegue così il dialogo iniziato nel maggio scorso tra due culture iscritte nella World Heritage List con le seguenti motivazioni:
“I paesaggi culturali vitivinicoli del Piemonte di Langhe – Roero e Monferrato eccezionale testimonianza della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino costituiscono un esempio eccezionale di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale: grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si è realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, tanto da diventare un punto di riferimento internazionale. I paesaggi vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato incarnano l’archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo per la loro grande qualità estetica”.
“La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità.
Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo come nelle zone della Soria in Spagna, Koroni in Grecia, Cilento in Italia e Chefchaouen in Marocco. Le donne svolgono un ruolo indispensabile nella trasmissione delle competenze, così come della conoscenza di riti, gesti tradizionali e celebrazioni, e nella salvaguardia delle tecniche”.