A differenza di quanto avvenuto a livello regionale e nazionale, il III trimestre 2015 restituisce un bilancio anagrafico positivo per il sistema artigiano della provincia di Cuneo pari a 33 unità, frutto soprattutto del calo delle cessazioni che avevano contrassegnato i precedenti periodi.
Nel periodo luglio-settembre 2015 il registro imprese della Camera di commercio di Cuneo ha rilevato l’iscrizione di 259 realtà artigiane, dato in linea rispetto a quello dello stesso periodo del 2014 (255), a fronte di una flessione delle imprese artigiane che hanno cessato la propria attività, pari a 226 (252 nel III trimestre 2014).
Il tasso di crescita che ne risulta è pari al +0,18% (era + 0,02% nel III trimestre 2014), migliore rispetto ai dati piemontese (-0,09%) e nazionale (-0,13%) e in linea rispetto alla dinamica manifestata dal sistema imprenditoriale cuneese nel suo complesso (+0,18%).
Lo stock di imprese artigiane registrate a fine settembre 2015 in provincia di Cuneo sale a 18.583 unità, il 26,5% delle realtà imprenditoriali con sede legale sul territorio.
“La lettura dei dati relativi alla natimortalità delle imprese artigiane cuneesi nel III trimestre 2015 restituisce indicazioni incoraggianti: a differenza di quanto avvenuto a livello regionale e nazionale, il bilancio anagrafico del sistema artigiano della provincia di Cuneo appare, infatti, positivo – ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente dell’ente camerale -. Le difficoltà per l’accesso al credito, la burocrazia e le imposizioni fiscali insidiano quotidianamente l’attività delle nostre imprese artigiane. Spetta alla politica e alle istituzioni stimolare l’occupazione e la nascita di nuove realtà imprenditoriali, attraverso interventi mirati a favore della piccola e media impresa artigiana, da sempre espressione di qualità del nostro sistema produttivo”.
Tutte le forme giuridiche, ad eccezione delle società di persone, che rappresentano circa un quinto delle imprese artigiane, registrano, nel III trimestre 2015, un saldo positivo. Le ditte individuali, il 74,5% del totale, vedono espandersi la propria base imprenditoriale dello 0,33%; crescite anche più intense si registrano per le società di capitale (+0,89%) e le altre forme (+3,13%), che rappresentano però, rispettivamente, solo il 4,3% e lo 0,2% delle aziende artigiane cuneesi.
Quanto alla ripartizione settoriale, continua ad essere il settore del turismo, che raggruppa l’1,9% delle imprese artigiane cuneesi, a registrare la performance migliore, con un tasso di variazione trimestrale dello stock del +1,15%. Seguono le attività commerciali e gli altri servizi, che convogliano rispettivamente il 6,3% e il 22,3% delle aziende, con crescite del +0,69% e +0,27%. Si arresta la flessione del comparto edile, che a fine settembre 2015 raggruppa il 43,5% delle imprese artigiane, con uno stock in lieve espansione rispetto a fine giugno, mentre si contrae lievemente la numerosità delle imprese artigiane dell’industria in senso stretto (-0,09%).