Negli ultimi due giorni i carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno eseguito una articolata attività d’indagine ed un maggiore controllo del territorio che ha permesso di rintracciare ed arrestare quattro persone destinatarie di misure cautelari emesse a loro carico dall’Autorità Giudiziaria.
A RACCONIGI i carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di SAVIGLIANO hanno arrestato un pregiudicato marocchino 50enne perché colpito da un ordine di carcerazione emesso a suo carico dalla Procura della Repubblica di Cuneo per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commesso a Cuneo nel 2013. Per quei fatti ora il marocchino dovrà scontare una condanna a 10 mesi e 20 giorni in regime di detenzione domiciliare.
A BOVES i carabinieri del luogo in collaborazione con quelli della Compagnia di BORGO SAN DALMAZZO hanno fatto scattare le manette ai polsi di un pregiudicato 30enne del posto sul quale pendeva un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica di Torino a 6 mesi di reclusione per il reato di tentata rapina commessa a Torino nell’anno 2013. L’arrestato è stato tradotto nel carcere di Cuneo.
A SANTO STEFANO BELBO i carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di ALBA hanno tratto in arresto un minore 17enne pregiudicato originario del milanese sul quale pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura dei Minori di Milano per il reato di rapina aggravata e continuata commesso in provincia di Milano due anni fa. Ora il minorenne si trova ai domiciliari presso una comunità di recupero della zona per scontare la condanna ad un anno e 2 mesi agli arresti domiciliari.
A MONDOVI’ i carabinieri della locale Stazione hanno notificato ad un 40enne del luogo indagato per il reato di atti persecutori (stalking) la misura cautelare del DIVIETO DI AVVICINAMENTO ALLA PERSONA OFFESA emessa a suo carico dalla Procura della Repubblica di Cuneo. Le indagini dei militari, avviate a seguito della denuncia di una donna 35enne monregalese, hanno poi indotto l’Autorità Giudiziaria ad emettere la misura cautelare a carico dell’indagato per evitare che potesse ancora nuocere alla vittima, in caso violasse tale misura sarebbe immediatamente arrestato in flagranza di reato.