Confindustria Cuneo promuove il “Pmi Day – Industriamoci”

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Venerdì  13  novembre  il  Comitato  Piccola  Industria  di Confindustria Cuneo è tra le 64 associazioni che in tutta Italia promuovono la  sesta  giornata  nazionale  delle  piccole  e  medie  imprese, “Pmi  Day  – Industriamoci”  2015.

“Sinonimo  di  piccolo:  grande!”  è  lo  slogan  fatto proprio    dalla    piccola    media    industria    cuneese    nella    campagna    di comunicazione    dell’iniziativa,    un    gioco    di    parole    contraddittorio    e paradossale che vuole evidenziare come le Pmi svolgano un ruolo di primo piano  nella  vita  economica  del  territorio,  a  dispetto  delle  loro  dimensioni.

 

Sono le piccole e medie imprese, infatti, che in questi anni di crisi non hanno lasciato  che  il  tessuto  imprenditoriale  provinciale  si  sfilacciasse,  reagendo con orgoglio alle difficoltà e mettendo in mostra una invidiabile capacità di adattamento anche alle situazioni più sfavorevoli. In provincia di Cuneo il peso specifico delle piccole e medie imprese è significativo sia in  valore  assoluto  sia  in  rapporto  al  numero  di  imprese  totali.  Con oltre  150mila addetti su un totale di 180mila, le 46.319 piccole e medie imprese cuneesi con meno di  250  dipendenti  (dati  2013,  ultimi  ufficiali)  rappresentano la  quasi  totalità  delle imprese della Granda, in quanto le grandi aziende raggiungono poche decine di unità. Dati pienamente allineati alla situazione nazionale, che vede le Pmi contribuire alla formazione del 12% del Pil italiano e al 22,1% del valore aggiunto prodotto in Europa dalle imprese manifatturiere con meno di 50 addetti, il valore più alto raggiunto tra tutti i Paesi facenti parte dell’ Unione europea.

 

Mai  come  in questi  anni  abbiamo  assistito  alla  riscoperta  del  contributo  dato dalle piccole  imprese allo sviluppo economico  italiano – dice Mauro  Gola, presidente del Comitato  Piccola  Industria  e  vice  presidente  di  Confindustria  Cuneo  -.  Le  piccole  e medie  imprese  sanno  svolgere  un  ruolo  estremamente  importante  sotto  il  profilo economico  e  sociale,  sia  per  la  loro  rilevanza  nel  tessuto  economico  che  per  la creazione di posti di lavoro. Da sempre sono attrici di rilievo, sia perché mobilitano le risorse  di  imprenditorialità  presenti  sul  territorio,  sia  perché  contribuiscono a generare un vantaggio competitivo stabile nel tempo grazie alla bontà, all’ originalità, alla  bellezza  e  alla  raffinatezza  dei  loro  prodotti.  Gli anni  che  stiamo  vivendo  sono difficili, ciononostante le nostre imprese hanno continuato, in silenzio e contando solo sulle proprie forze, a fare quello che in molti dicevano che non eravamo più capaci di fare: investire e rischiare. Orgogliosi di aver contribuito a generare quel capitalismo molecolare che si è affermato per un mix di ingegnosità e flessibilità, che ha sospinto la rinascita di tanti borghi e centri minori  nella Penisola, che ha rafforzato anche la consistenza del ceto medio, contribuendo ad un processo verticale di mobilità sociale, con il ‘ Pmi Day’  otteniamo un riconoscimento esplicito e meritato. Le piccole e medie imprese continueranno ad essere l’ ossatura del sistema economico del nostro Paese, consapevoli  che  innovazione,  crescita  dimensionale  e  mercati  esteri  non  sono  una scelta ma una necessità per rimanere sul mercato”.