“Io mi vaccino contro l’influenza” è il claim della campagna per la vaccinazione antinfluenzale promossa dall’Asl CN1 con la collaborazione dei medici e dei pediatri di famiglia. Sono state coinvolte tutte le strutture dell’Asl: gli ospedali, i distretti, i sindaci dei 175 comuni. La campagna vien promossa anche tramite i Portali di Asl e Aso S. Croce e sui canali social dell’Asl dove è postata la locandina realizzata per la campagna e lo spot al quale hanno accettato di fare da testimonial gli olimpionici Stefania Belmondo e Maurizio Damilano.
Dal 2 novembre è in corso (e durerà fino al 31 dicembre) la campagna in Piemonte. Ogni anno l’influenza, in un arco temporale di circa due mesi, colpisce dai 5 ai 10 milioni di italiani e provoca da 5000 a 8000 morti, dai 50.000 ai 100.000 ricoveri ospedalieri e circa 5 milioni di visite mediche.
Nel 2014, a causa di una riduzione delle vaccinazioni dovute alla diffusione di notizie, poi rivelatesi completamente infondate, sulla pericolosità di un lotto di vaccino, l’influenza ha colpito molte più persone causando un aumento dei ricoveri in ospedale e del numero dei morti.
A chi è consigliato il vaccino contro l’influenza? Alle persone con più di 65 anni di età, alle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, a chi è affetto da malattie croniche quali il diabete, le malattie respiratorie e cardiovascolari, renali, ovvero a chi svolge un lavoro di primario interesse collettivo come il personale sanitario degli ospedali e delle Asl, i membri delle forze di polizia e di pubblica sicurezza in genere; allevatori e altri lavoratori a contatto con animali.
Precisa Domenico Montù, direttore dell’Igiene Pubblica dell’Asl CN1: “La vaccinazione di tutte le persone a rischio può diminuire la mortalità del 70%, causata soprattutto dalle complicazioni dell’influenza che nelle persone a rischio sono assai più frequenti”.
Sono sicuri i vaccini? “Sì, la loro sicurezza è ormai universalmente riconosciuta e i rigidi controlli sulla produzione offrono a tutti una elevata garanzia. Il ritiro di determinati lotti, durante la produzione o nei momenti successivi, è il segnale che il sistema di controllo funziona a tutela di tutti”.