L’arbitro Stefano Farina, venerdì 27 novembre sarà protagonista alla Fondazione Ferrero di una conferenza intitolata Fuori gioco. Lo sport visto da un fischietto.
Sarà l’occasione per una riflessione sul mondo dello sport, sulle condizioni di salute dell’ambiente calcistico, sullo sport come esperienza educativa, sul ruolo dell’arbitro, sulla differenza tra passione e professione sul campo da gioco, sul significato del fare squadra. Ci sarà anche la possibilità di dialogare sui personaggi, sui protagonisti, sulle sfide storiche del mondo del calcio, sul significato sociale di un avvenimento seguito da milioni di appassionati in ogni continente.
Stefano Farina, nato a Genova, 53 anni, è stato un arbitro di calcio molto stimato anche a livello internazionale ed è tuttora dirigente arbitrale italiano. Attualmente, è responsabile della Commissione Arbitri Nazionale di Serie B, ma svolge anche una intensa attività in corsi per la formazione di manager e per l’apprendimento dei processi decisionali. Le decisioni rapide, del resto, sono alla base di una buona gestione di un campo da calcio.
Farina è ricordato come un arbitro dotato di grande senso della misura, forte e trasparente sia sul campo sia nella vita. Il suo esordio come arbitro in Serie A avvenne nel 1995 nella partita Foggia – Reggiana e da allora ha collezionato 236 presenze nella massima divisione, 117 in serie B e 60 gare internazionali.
Dal 2001 fa parte della lista degli arbitri internazionali e dal 2005 è arbitro élite della UEFA. In carriera ha diretto due finali di Supercoppa Italiana Lazio – Inter nel 2000 e Juventus – Parma nel 2002. Passato indenne attraverso lo scandalo di Calciopoli del 2006 (fu uno dei pochi arbitri a non essere coinvolto nelle intercettazioni), ha diretto la finale di Supercoppa Europea del 2006 a Montecarlo tra Barcellona e Siviglia e alcune delle più importanti partite delle ultime edizioni della Champions League.
La conferenza si terrà presso l’auditorium della Fondazione Ferrero di Alba, con ingresso da Strada di mezzo 44. Per partecipare occorre ritirare i biglietti d’ingresso, gratuiti e fino ad esaurimento dei posti, presso la Fondazione Ferrero.
cs