Riceviamo e pubblichiamo direttamente da un tifoso del Cuneo Calcio che dice la sua sulla contestatissima decisione del Giudice Sportivo di multare il club biancorosso per presunte ingiurie nei confronti del defunto arbitro Colosimo.
Grazie alla segnalazione di un amico apprendo che, a tre giorni da Cuneo-Pro Piacenza, il giudice sportivo ha comminato una multa alla società A.C. Cuneo 1905 “perché propri sostenitori durante l’intera seconda frazione di gioco rivolgevano alla terna arbitrale reiterate frasi offensive e vergognosi riferimenti alla tragica scomparsa dell’arbitro Colosimo”.
Il riferimento a presunte offese alla memoria di Luca Colosimo mi stupisce e rattrista insieme. Quello di Luca per me non è un nome letto su un giornale e dimenticato il giorno dopo: io lo conoscevo, come ci si conosce quando capita di uscire insieme ad amici comuni. So che era un arbitro molto promettente, che aveva sogni e progetti per il suo futuro sia lavorativo che personale, soprattutto so che pochi mesi dopo quella notte maledetta si sarebbe dovuto sposare con la sua stupenda fidanzata, Stefania. Uno dei miei più fraterni amici sarebbe stato suo testimone di nozze. Né ho dimenticato quel mattino di pioggia davanti alla chiesa, quando ero tra i molti – decine, centinaia di persone assiepate dentro e fuori la chiesa di Sant’Alfonso a Torino – ad ascoltare il ricordo di Rosetti e di tanti che a Luca hanno voluto bene.
Quei cori infami in curva non ci sono mai stati, né nel primo né nel secondo tempo, perché se così non fosse me ne sarei accorto. E ritengo del tutto inverosimile anche che possano essere arrivati da qualsiasi altro settore dello stadio senza che nessuno nei paraggi li sentisse.
Aggiungo che quella di sabato scorso, come sa chi il Paschiero lo frequenta da un po’ più di tempo, non era era una partita qualsiasi: era “la partita di Vasco”, come ormai da dieci anni è per noi la sfida casalinga più vicina all’anniversario della prematura scomparsa di Francesco Di Stasi detto Vasco. Un ragazzo come noi, di cui abbiamo mantenuto viva la memoria in quella che, oggi, è per tutti la curva Vasco.
Colgo questa occasione per ricordarlo una volta di più, così come per ricordare Luca e per mandare un grande abbraccio a Stefania anche a nome di chiunque era al Paschiero sabato scorso.
Chi ha scritto quel referto, questo sì tanto vergognoso quanto inconcepibile nella sua malafede, si metta una mano sulla coscienza. Per la nostra possiamo garantire senza timore di smentite.
A.C.