Interventi per il ripristino di frane e viabilità: in arrivo quasi 6 milioni di euro in Granda

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La Stato, attraverso la Delibera del Consiglio dei Ministri del 26 giugno 2015, aveva finanziato con 9.700.000 euro i primi lavori urgenti per rimuovere le situazioni di rischio emerse dopo gli eventi meteorologici eccezionali che, dal 15 al 17 marzo e dal 23 al 25 marzo 2015, avevano colpito, in Piemonte, le province di Asti e Cuneo e i Comuni di Strevi (Alessandria) e Viù (Torino).

Le norme tecniche per accedere alle risorse erano poi state previste dall’Ordinanza del 24 luglio 2015 firmata dal Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Il settore Opere Pubbliche, Difesa del Suolo ed Economia Montana e Foreste della Regione ha raccolto e accertato le segnalazioni dei danni subìti dal territorio. Il Piano delle opere da eseguire, approvato a Roma lo scorso 11 novembre, è stato recepito dalla stessa Regione il 17 novembre con un’Ordinanza che sarà pubblicata, a breve, sul Bollettino Ufficiale. Cinque i settori di intervento: protezione da frane e caduta massi o porzioni di terreno su luoghi abitati, di transito o di deflusso delle acque; ripristino di opere igieniche danneggiate; lavori di difesa idraulica e di regimazione dei corsi d’acqua; messa in sicurezza dell’edilizia comunale danneggiata; sistemazione della viabilità comunale interrotta. In provincia di Cuneo i fenomeni avevano interessato in modo particolare le zone collinari delle Langhe, del Roero e del Monregalese. Il provvedimento ha accolto le richieste di 75 Comuni (alcuni con più urgenze) e 6 dell’Ente Provincia. Per un importo totale disponibile di 5.494.000 euro.

 

LE RICHIESTE FINANZIATE NELLA “GRANDA”
Provincia di Cuneo (2.170.000 euro)
Comuni
Alba (80.000 euro); Albaretto della Torre (25.000 euro); Baldissero d’Alba (10.000 euro); Benevello (6.200 euro); Bosia (59.000 euro); Bossolasco (92.938 euro); Bra (30.000 euro); Briaglia (20.000 euro); Busca (4.500 euro); Camerana (23.000 euro); Camo (99.760 euro); Canale (20.000 euro); Castellinaldo (15.000 euro); Castino (46.900 euro); Ceva (20.000 euro); Cissone (6.100 euro); Clavesana (15.000 euro); Corneliano d’Alba (15.000 euro); Cortemilia (34.000 euro); Cravanzana (20.000 euro); Diano d’Alba (53.795 euro); Dogliani (10.000 euro); Dronero (81.500 euro); Envie (91.108 euro); Farigliano (6.500 euro); Frabosa Soprana (30.000 euro); Guarene (25.000 euro); Igliano (100.000 euro); La Morra (85.000 euro); Lisio (30.000 euro); Mango (209.000 euro); Manta (40.000 euro); Marsaglia (100.000 euro); Mombasiglio (30.000 euro); Monastero di Vasco (9.270 euro); Monchiero (13.000 euro); Mondovì (85.000 euro); Monesiglio (85.000 euro); Monforte d’Alba (79.000 euro); Montà (61.000 euro); Montaldo di Mondovì (30.000 euro); Montaldo Roero (54.700 euro); Montelupo Albese (50.100 euro); Monteu Roero (15.000 euro); Monticello d’Alba (5.700 euro); Neive (21.349 euro); Neviglie (18.300 euro); Niella Belbo (20.000 euro); Niella Tanaro (2.440 euro); Novello (72.000 euro); Pagno (68.300 euro); Paroldo (140.000 euro); Perletto (28.000 euro); Pezzolo Valle Uzzone (22.440 euro); Piobesi d’Alba (27.440 euro); Pocapaglia (3.400 euro); Prunetto (21.700 euro); Roccabruna (40.000 euro); Roccaforte Mondovì (15.000 euro); Rocchetta Belbo (42.000 euro); Roddino (30.000 euro); Rodello (9.300 euro); San Michele Mondovì (53.000 euro); Santo Stefano Belbo (52.000 euro); Santo Stefano Roero (30.500 euro); Somano (20.000 euro); Sommariva del Bosco (55.000 euro); Sommariva Perno (20.000 euro); Treiso (85.880 euro); Trezzo Tinella (161.980); Trinità (47.500 euro); Valmala (12.000 euro); Verzuolo (22.400 euro); Vezza d’Alba (90.000 euro); Villar San Costanzo (70.000 euro).