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Proprio con l’approssimarsi della “GIORNATA MONDIALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE”, prevista mercoledì 25 novembre 2015, i carabinieri hanno affrontato tre casi di stalking verificatisi a FOSSANO, SALUZZO e BORGO SAN DALMAZZO, nel dettaglio i particolari.
A FOSSANO i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, eseguendo un ordine di custodia cautelare ai domiciliari emesso dal G.I.P. del Tribunale di Cuneo, un 45enne disoccupato e pregiudicato del luogo per il reato di atti persecutori (stalking) e minacce aggravate. L’uomo, già alcuni mesi fa denunciato per gli stessi reati dai militari perché perseguitava minacciandola anche di morte la sua ex convivente (una operaia 40enne fossanese) ed era stato sottoposto al provvedimento del divieto di avvicinamento alla vittima, non si era però attenuto violando sistematicamente tale divieto. Per questo i carabinieri avevano informato l’Autorità Giudiziaria che ha poi emesso la misura cautelare ed ora si trova ai domiciliari in una comunità di recupero essendo lui senza una fissa dimora.
A SALUZZO nei guai è finito per atti persecutori (stalking) un impiegato 40enne del luogo denunciato dai carabinieri perché perseguitava, pedinava, minacciava continuamente la ex moglie, una operaia 38enne saluzzese. Ora nei confronti dell’indagato potrebbe scattare un provvedimento che gli impedisca di avvicinarsi alla vittima, pena il suo arresto come è accaduto a Fossano.
A BORGO SAN DALMAZZO i carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato per atti persecutori (stalking) un 50enne disoccupato e pregiudicato del posto che molestava e minacciava continuamente una sua vicina di casa (40enne casalinga borgarina). Anche in questo caso, a carico del denunciato, potrebbe scattare un provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna vittima dello stalking.
Particolarmente significativo l’impegno dei comandi dell’Arma dei Carabinieri della provincia di Cuneo sul fronte del contrasto al reato di stalking nel corso dell’anno 2015, alcuni dati:
61 i reati di stalking di cui si sono occupati i militari (presso alcune Stazioni Carabinieri dislocate in provincia, come in quella di Cuneo, vi è personale appositamente formato per la trattazione di questo reato, molto spesso si tratta di personale femminile);
27 i soggetti sottoposti a misure alternative emesse dall’Autorità Giudiziaria in conseguenza delle indagini svolte (arresti domiciliari, divieto di avvicinamento alla vittima, obbligo di dimora, allontanamento dalla casa familiare, etc.);
61 le persone denunciate in stato di libertà per questo reato ed altre 7 sono state arrestate;
4 i soggetti sottoposti al provvedimento amministrativo dell’Ammonimento del Questore.
c.s.
