Nella mattinata di sabato 28 novembre si è tenuta la cerimonia ufficiale di inaugurazione della centrale idroelettrica ad acqua fluente, realizzata sul fiume Tanaro a valle del ponte di Pollenzo. L’evento ha visto la partecipazione di moltissimi cittadini della zona dell’albese e del Roero, sindaci del territorio, rappresentanti delle più significative associazioni di categoria, esponenti delle principali realtà istituzionali.
Unanime è stato il giudizio positivo sull’opera, nella quale, ancora una volta ha trovato concretezza quel modello di sintesi tra parte pubblica e parte privata incarnato da Egea. La centrale è stata realizzata da “Tanaro power”, società partecipata da Egea attraverso “Egea Produzioni e teleriscaldamento” e da “Ardea energia”, realtà operativa nel settore delle energie rinnovabili, alla quale partecipano accanto a Egea e altre realtà imprenditoriale di rilievo, le Fondazioni bancarie di riferimento della nostra Regione (la Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo e, attraverso Sinloc, la Compagnia di San Paolo), e la Regione stessa attraverso “FinPiemonte partecipazioni”. Hanno inoltre contribuito alla realizzazione dell’impianto alcune realtà imprenditoriali partner del Gruppo Egea che hanno fornito materiali e servizi necessari per la messa in funzione dell’opera.
Intervento che, per le sue caratteristiche tecniche, rende evidenti le capacità imprenditoriali e industriali dell’azienda che l’ha realizzato. La centrale esprime al tempo stesso un elemento di riconciliazione con il fiume e con il territorio circostante, prima di una serie di tre centrali idroelettriche che il Gruppo Egea intende realizzare sull’asta del Tanaro fra i Comuni di Alba e Barbaresco. Anche per questo l’impianto è considerato dal Gruppo un modello di riferimento in quanto a impegno nel settore idroelettrico, ambito considerato strategico ai fini dello sviluppo della multiutility.
Gli interventi
PierPaolo Carini, presidente del Consiglio di Gestione di Egea, ha spiegato come la centrale idroelettrica ben esprima la sintesi tra «vicinanza al territorio e competenza industriale; un binomio sul quale e attraverso il quale c’è ancora tanto da costruire perché il mercato delle infrastrutture nel nostro Paese offre ancora spazi innumerevoli e imperdibili per le opportunità che sviluppano e per gli investimenti che vanno a realizzare».
Fulvio Baratella, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Egea, ha espresso la sua soddisfazione come: «cittadino perché vedo un’opera di importanza fondamentale ben inserita nel contesto paesaggistico e del fiume; come elettrotecnico perché l’energia idroelettrica è energia pulita; come Presidente di questa società perché è stato un processo difficile, ma hanno qui lavorato persone che non si sono arrese e hanno portato quest’opera al taglio del nastro. A valle c’è altro lavoro da fare, quindi andiamo avanti!».
Fabrizio Cassella, presidente di “Ardea energia” ha sottolineato l’orgoglio «di essere entrato a far parte di questa compagine in cui la voglia di trovare occasioni di crescita e l’energia di lavorare sono molto intense e uniscono soggetti che rappresentano interessi eterogenei ma che hanno finalità comuni. Ne è prova il fatto che quello di oggi è il primo passaggio per poter sviluppare altre iniziative simili nel prossimo futuro».
Enzo Demaria, presidente di “Tanaro power” ha ricordato che «il Tanaro non sempre ci è nemico, non sempre ci inonda. Questa volta siamo noi che andiamo a casa del fiume e ne traiamo energia; lo stesso faremo più a valle con interventi che ci permetteranno di riconciliarci con il fiume e con il paesaggio».
Franco Biraghi, presidente di Confindustria Cuneo ha evidenziato la positività nel vedere «nuove iniziative e investimenti nel campo delle infrastrutture ormai ferme da anni» auspicando una velocizzazione negli iter necessari per realizzare nuove centrali idroelettriche.
Maurizio Marello, sindaco di Alba, ha definito l’opera come un passo avanti compiuto come territorio verso la sostenibilità ribadendo il valore del progetto di realizzazione di più centrali sul Tanaro, in termini di riconciliazione con il fiume e di vivibilità del territorio attraverso la realizzazione del parco fluviale.
Francesco Balocco, assessore regionale con delega ai trasporti e alle infrastrutture, ha posto l’accento sul modello di imprenditorialità espresso da Egea basato sulla positiva collaborazione tra capacità industriale privata e istituzioni pubbliche, che unite concretizzano uno sviluppo infrastrutturale anche sotto l’aspetto green.
L’onorevole Mino Taricco ha sottolineato come il tema dell’energia sia cruciale: su di esso si giocherà la capacità di sviluppo nei prossimi decenni e la possibilità, orientandolo in termini di “energia pulita”, di consegnare ai nostri figli un mondo migliore.
L’eurodeputato Alberto Cirio ha parlato della centrale idroelettrica di Santa Vittoria come di un esempio della caparbietà e della capacità imprenditoriale del nostro territorio, che sa portare a termine i propri progetti anche perché frutto di scelte giuste e lungimiranti fatte in passato, come quello di credere nelle potenzialità di un modello di gestione misto pubblico privato di servizi e sviluppo infrastrutturale.
I dati del progetto
La prima richiesta di concessione a derivare acqua a uso idroelettrico sul fiume Tanaro che Egea fece alla Provincia di Cuneo è datata 2006; nel 2012 la multiutility si è aggiudicata la Procedura di concorrenza varata dalla Provincia per ottenere la Concessione: il progetto presentato, che ha previsto un investimento complessivo che ha sfiorato i 10 milioni di euro, è stato giudicato infatti il migliore tra i cinque partecipanti specie dal punto di vista della valorizzazione della risorsa idrica.
I lavori per la costruzione della centrale, iniziati nella primavera 2014 e conclusi lo scorso ottobre, hanno subito ritardi in seguito ai danni causati da due piene eccezionali del Tanaro, avvenute nel novembre e dicembre 2014, quando l’acqua del fiume ha sovrastato gli argini posti a protezione del cantiere; nonostante ciò l’entrata in funzione della centrale è solo slittata di qualche mese rispetto a quanto inizialmente previsto.
L’impianto ha una potenza massima pari a 4 MW ed è dotato, oltre che di due turbine “Kaplan” dalla portata massima turbinabile di 40 metri cubi al secondo ciascuna, di due scale di risalita che permettono la migrazione dei pesci e di paratoie mobili, che mitigano l’effetto delle piene del fiume rendendo evidente l’attenzione posta alla piena integrazione ambientale della struttura con il paesaggio circostante. L’energia pulita ottenuta dalla centrale è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di oltre 4000 famiglie.
I dati dell’impianto
Potenza installata: 4126,00 kW
Potenza nominale: 1427,10 kW
Portata massima di concessione: 80 metri cubi /secondo
Portata media di Concessione: 25,081 metri cubi /secondo
Salto utile: 5,80 metri
Turbine ad asse orizzontale: due “Kaplan” tipo Pit
Quota ciglio traversa: 183,20 m s.l.m.
Periodo di derivazione: intero anno
DMV (Deflusso Minimo Vitale):
500 l/s scala di risalita ittiofauna in sponda sinistra
500 l/s scala di risalita ittiofauna in sponda destra
2000 l/s ramo secondario del fiume Tanaro
5500 l/s + modulazione di tipo A al 10% sulla cresta della traversa