E’ stato un grossolano escamotage quello adottato dal titolare di un’enoteca di Acqui Terme, che gli ha portato una denuncia a piede libero per i reati di riciclaggio, truffa , uso di atto falso e uso di targhe false.
L’uomo, 53enne genovese, da anni residente nella cittadina della bollente, ha pensato bene di rimpinguare la sua cantina con bottiglie di vino da lui stesso rubate e che poi rivendeva agli ignari clienti. Infatti il commerciante aveva deciso di abbattere le spese del suo locale truffando aziende fornitrici: “acquistava” bottiglie di vino da alcune aziende vitivinicole albesi e, spacciandosi per delegato di un’enoteca del posto, ritirava la merce richiedendo, per conto di questa, anche la fattura. Le aziende rivolgendosi all’enoteca, alla scadenza dei termini per il pagamento, si sarebbero accorte di essere state vittime di un raggiro.
L’attività dei carabinieri di Neive ha avuto origine dalla segnalazione di un produttore non caduto nel imbroglio. Le indagini si sono concluse con una perquisizione, delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, presso l’enoteca acquese. I militari della Stazione di Neive, con la collaborazione dei colleghi del luogo, hanno effettuato il controllo che ha portato al rinvenimento delle bottiglie rubate per un valore di duemila euro e di due targhe false usate dal truffatore.
Gli investigatori hanno quindi riconsegnato le bottiglie di vino ai legittimi proprietari, posto sotto sequestro le targhe e invitano eventuali altre vittime del truffatore a farsi avanti e sporgere denuncia.
c.s.