Grande spettacolo, cinque gol ed emozioni dal primo all’ultimo minuto. Olmo-Pro Dronero, valido per la diciassettesima giornata di Eccellenza girone B, è stato un ottimo palliativo per il freddo pungente di questa prima domenica di dicembre.
Merito di due squadre che hanno giocato a viso aperto, senza timori reverenziali. L’Olmo si è presentato al cospetto della capolista forte dei suoi 27 inaspettati punti, ha faticato a prendere le misure al match ma ha saputo poi sfruttare al meglio il suo 4-3-3 e l’ottima vena di Ligotti.
La Pro Dronero, da anni ormai collaudata al 4-3-3, è partita a razzo certificando il suo status di capolista per poi sparire dal campo nel corso della ripresa e ricomparire oltre il recupero con un guizzo che vale tre punti pesantissimi.
Il match si apre qualche minuto dopo per consentire la celebrazione di un momento importante: la premiazione da parte del presidente Andreis di capitan Mosè Pepino, giunto alla centesima partita in Eccellenza con i grigiorossi.
Festa rovinata quasi subito, dopo appena tre giri d’orologio. Il tempo necessario in casa Dronero per mettere in moto il DIM (Dutto-Isoardi-Melle) che confeziona l’1-0: cross da destra di Dutto, rigore conquistato da Davide Isoardi per fallo maldestro di Bernardi a centro area e rete dagli undici metri dell’ex Cheraschese, per il vantaggio dei biancoblu.
In tutto il corso della prima frazione non sembra esserci storia: la fisicità degli ospiti combinata con un terreno di gioco che costringe a giocare molti palloni “sporchi” annulla di fatto l’Olmo, costretto a trovare un appiglio solo nelle sporadiche e sterili iniziative personali dei tre attaccanti. Il 2-0 è quindi totalmente meritato ma si materializza con il sospetto: Luca Isoardi, incontenibile nei primi 45’, calcia con il destro, costringendo Campana alla deviazione corta su cui si avventa il “falco” Melle per il bis. L’attaccante colpisce però da una posizione dubbia, forse di offside, scatenando le ire olmensi, che portano all’ammonizione di Campana.
La seconda metà di primo tempo non cambia copione con l’Olmo frastornato e la Pro Dronero vicinissima al tris con Dutto, che mette a lato da buonissima posizione dopo una fantastica cavalcata centrale palla al piede.
Nuovo tempo, nuovi interpreti. Questo è il leit motiv della seconda frazione: la Pro Dronero non spinge né punge più ed i padroni di casa colpiscono. Lo fanno già al 2’, quando Bianco è bravo ad addomesticare un pallone sporco sul lato corto sinistro dell’area e a toccarlo a Ligotti, che di piatto destro deposita in rete sul secondo palo. Lo fanno poi, dopo l’espulsione al 10’ di Calandra per proteste, al 27’, sfruttando l’unico errore del match di Monge, sintomatico del momento di appannamento della capolista. Il difensore non spazza un pallone pericoloso, viene pressato e concede l’angolo che, battuto perfettamente da Mattia Lerda, produce il colpo di testa del pari di Ligotti. 2-2 e tutto da rifare.
Anzi, con l’interzia del match completamente rivoltata a proprio favore ora a poter “fare” sono gli olmensi, che si divorano la palla del 3-2 con Giacomo Dalmasso al termine di un lungo contropiede confezionato da lui stesso e da un infinito Sciatti. L’ultimo quarto d’ora non produce vere emozioni ma tante punizioni non sfruttate dai padroni di casa, fino all’espulsione al 92’ di Caridi per un brutto fallo a centrocampo. A quel punto i giochi sembrano chiusi, ma ecco la zampata inaspettata: il centrocampo recapita a Brondino, clamorosamente solo al centro, un pallone non facile da gestire; il centrocampista è bravissimo a toccarlo di testa, scavalcando Campana e permettendo a Franco, entrato da 10’ per Melle, di depositare in rete sulla linea di porta il pallone del 2-3. Il 94’, ultimo di 4’ di extratime, è passato da qualche secondo e il direttore di gara, convalidando il gol, sancisce anche la fine delle ostilità.
Per la Pro Dronero il terzo successo ottenuto nei minuti di recupero vale la conferma del primo posto a quota 37, a pari merito con il Casale (campione d’inverno d’ufficio per la migliore differenza reti). Rammarico in casa Olmo, che ha pagato una dormita a conti fatti: restano 27 punti importanti a -1 dalla zona playoff.
Olmo-Pro Dronero 2-3
Reti: 3’pt Melle (rig.) (P), 22’pt Melle (P), 2’st Ligotti (O), 27’st Ligotti (O), 50’st Franco (P)
Olmo (4-3-3): Campana; Bernardi, Manfredi, Mosè Pepino (cap.), Bianco; Mattia Lerda, Sciatti, Magnaldi (29’st Biondi); Giacomo Dalmasso, Andrea Dalmasso, Ligotti. Allenatore: Pierangelo Calandra.
Pro Dronero (4-3-3): Gaggioli; Luca Isoardi, Monge, Maglie, Rosso; Brondino, Caridi, Galfrè; Dutto, Melle (39’st Franco), Davide Isoardi. Allenatore: Antonio Caridi 6.5
Arbitro: Michele Delrio di Reggio Emilia
Assistenti: Simone Garcea e Gianmarco Serra, entrambi di Torino
Ammoniti: Campana, Bernardi, Manfredi, M. Lerda (O); Monge, Brondino (P)
Espulsi: al 10’st Calandra (allenatore Olmo) per proteste; al 48’st Caridi (P) per gioco scorretto
Carlo Cerutti
Foto d’archivio