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Il 4-0 patito ieri contro il Chieri è stato un boccone amaro, anche se la Coppa Italia restava obiettivo non primario per la stagione del Bra. Contattato da Ideawebtv.it, mister Massimo Gardano si lascia andare ad importanti considerazioni sulla sua rosa senza troppi giri di parole.
Mister, partiamo da ieri. Un 4-0 meritato?
“Sicuramente ci sono delle realtà di fondo da considerare. Su tutte, la constatazione che al momento abbiamo una rosa che non si poteva assolutamente permettere la doppia competizione. Ieri abbiamo giocato con una rosa che era per buona parte composta dagli uomini che hanno giocato domenica con il Borgosesia, mentre il Chieri aveva molta gente in forma e giocatori d’esperienza come Semioli, Valenti, Milani e Giacomoni. Detto questo, è chiaro che qualcosa di sbagliato c’è stato ed è opportuno che alcuni facciano una presa di coscienza“
Un’affermazione che sa di avvertimento…
“Nulla più di questo: i giocatori d’esperienza devono darsi una sveglia“.
Insomma, domenica si aspetta tanto?
“Domenica mi aspetto di vedere una buona prestazione. In campionato arriviamo da due ottime prove, ma ogni domenica in questa squadra c’è l’incognita, perchè non si riesce a capire se siamo la rosa brillante che ha vinto ad esempio con il Ligorna o il Rapallo Bogliasco o quella che ha perso malamente con Vado e Caronnese. Ecco, c’è un problema di identità: dobbiamo capire chi siamo e dove vogliamo arrivare. Io personalmente sono arrivato al momento in cui ci si stufa di sopportare determinati comportamenti. E’ l’ora che i vecchi della squadra, sia chi c’era lo scorso anno sia chi ha esperienza ed è arrivato quest’anno, capiscano e facciano intendere chi sono, anche solo riconoscendo i propri limiti, perchè quando si pensa di comportarsi da primo della classe quando non lo si è si va incontro a seri problemi“.
Contro il Derthona, quindi, si aspetta delle risposte?
“Non solo con il Derthona, ma anche la domenica successiva contro la Novese. Dopo queste due partite, durante la pausa natalizia, lo dico qui pubblicamente, prenderò le mie decisioni dopo aver fatto le dovute considerazioni su alcuni giocatori, senza curarmi del fatto che la finestra di mercato sia chiusa o meno. La stagione non per forza deve finire per tutti l’8 maggio“
Carlo Cerutti
