Chiusa Pesio: licenziamenti per tutto il personale OSS della “Meridiana”. Sindacati promettono battaglia

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Un nuovo caso di licenziamenti colpisce ed infiamma la Provincia Granda: una scelta gestionale ha decretato il licenziamento di tutto il personale operante presso l’appalto assistenza (OSS) presso la Casa di Riposo Meridiana.

Le Organizzazioni Sindacali ci hanno inviato in redazione questa lettera in cui ricostruiscono la vicenda promettendo battaglia per la difesa dei lavoratori:

 

Quello che le Organizzazioni Sindacali ed, in primo luogo, le lavoratrici non volevano che accadesse è accaduto.
Presso la Casa di riposo “la Meridiana” di Chiusa Pesio tutto il personale operante presso l’appalto assistenza ( O.S.S.) ha perso il proprio posto di lavoro per una scelta gestionale .
La scelta dell’Amministrazione di cessare l’appalto con la Cooperativa e di passare ad agenzia interinale ha comportato la perdita di lavoro del personale O.S.S. a tempo indeterminato e nessuna di queste operatrici ha visto confermare il suo rapporto di lavoro nel passaggio alla gestione dell’agenzia interinale. Parliamo di operatrici ( 10 a tempo indeterminato ) che avevano su quell’appalto una notevole anzianità di servizio e che hanno dedicato il loro impegno fino all’ultimo giorno al servizio degli ospiti presenti nella casa, pur sapendo che il loro futuro lavorativo era totalmente incerto, parliamo di personale che riceveva una paga più bassa per il proprio lavoro rispetto alle lavoratrici dell’Ente , in quanto
dipendenti di una Cooperativa Sociale, lavoratrici al pari delle altre ma troppo spesso trattate come ” figli di un Dio minore ” .
Presso la casa di riposo è ancora valida una graduatoria per assunzione di O.S.S., avremmo capito se alla chiusura dell’appalto fossero corrisposte assunzioni dalla graduatoria in base alla necessità di personale, ma così non è stato.
Il risultato di questa scellerata operazione : lasciare a casa le lavoratrici che per anni hanno dato assistenza agli ospiti della casa di riposo; tutti sappiamo quanto sia fisicamente gravoso il lavoro che le O.S.S. svolgono e precarizzare i rapporti di lavoro in essere, non garantendo nemmeno il passaggio alle dipendenze dell’ agenzia interinale, vuol dire negare loro il riconoscimento del lavoro sino ad oggi svolto.
Quello a cui abbiamo assistito è uno spudorato esercizio del proprio potere discrezionale utilizzando le norme che l’attuale mondo del lavoro consente.

 

Ma se le scelte hanno portato a queste conseguenze bisogna allora chiedersi perchè siano state fatte, quali i motivi per cui si è intrapreso questo percorso e su cui possiamo solo lanciare delle ipotesi: si è voluto punire una realtà fortemente sindacalizzata come quella delle operatrici della cooperativa? La presenza di personale extracomunitario, da anni operante presso la struttura, non era gradita all’ Amministrazione? Si è voluta utilizzare una strada differente per “fare
fuori” il personale non gradito baypassando tutte le norme contrattuali che garantiscono il percorso da seguire in caso di provvedimenti disciplinari?
L’inserimento di nuovi lavoratori in case di riposo è un percorso che necessità di gradualità onde evitare di creare disagio all’ospite e per dargli il tempo di far entrare nel proprio quotidiano una persona nuova; questa operazione messa in campo dall’oggi al domani non tiene certo conto di questa necessità anzi proietta il soggetto fragile all’interno di un
contesto totalmente differente con la rottura di rapporti significativi che si erano costruiti tra operatore ed ospite.

 

Non è possibile tollerare un’operazione del genere, qui non siamo in presenza di una chiusura della casa di riposo , qui siamo di fronte alla perdità del posto di lavoro per un cambiamento gestionale.
All’interno di un contesto di crisi economica e sociale,che tutte/i stiamo vivendo, l’ Amministrazione della Casa di Riposo di Chiusa Pesio sceglie di aumentare la precarietà del posto di lavoro senza alcuna attenzione nei confronti delle vite di chi da anni ha dato il proprio lavoro a servizio delle esigenze dell’utenza.
Se questa operazione risulterà legale lo valuterà eventualmente la magistratura compentente , abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare il caso , sicuramente condanniamo la responsabilità politica e sociale che questa operazione porta con se.

 

Infante Ivan – Segreteria Provinciale FP-CGIL
Bertaina Alessandro- Segretario Provinciale FP-CISL

 

Cuneo, 10/12/2015