Una sconfitta di misura che lascia un forte sapore d’amaro in bocca per il Cuneo di mister Salvatore Iacolino che cade al ‘F.lli Paschiero’ abbattuto da un colpo di testa di Filippini, autore della rete che consegna la vittoria al Pordenone.
Indispettito dall’atteggiamento della squadra il Direttore Sportivo biancorosso Oscar Becchio che in conferenza stampa afferma: “Nell’ambiente Cuneo praticamente tutti, esclusi il sottoscritto ed il Presidente Marco Rosso, pensavano già a traguardi ambiziosi beandosi degli ultimi risultati. In campo quest’oggi non ho visto l’umiltà che ci ha permesso di conquistare punti importanti nelle ultime gare ed alcuni giocatori non hanno dimostrato ciò che dovevano dimostrare. La squadra è stata costruita per puntare alla salvezza ed a quella bisogna pensare perché 18 punti ci mancavano dopo la vittoria a Salò e 18 punti ci mancano ora. Occorre prendere questa sconfitta sotto il profilo giusto per presentarci a Renate carichi e vogliosi di tornare alla vittoria. Mercato? Arriverà qualcuno solo se qualcun altro partirà. Allo stato attuale delle cose l’unica partenza certa è quella di Thiao mentre un altro under ci ha chiesto di andare a giocare in Serie D, vedremo”.
Molto amareggiato anche il difensore centrale cuneese Michele Rinaldi che nel finale ha sfiorato il pareggio con un poderoso colpo di testa neutralizzato da Tomei: “Non possiamo sempre fare delle imprese per conquistare i punti. Reggiana, Padova e Feralpi Salò sono vittorie che restano perché sono state conquistate meritatamente sul campo ma non bisogna diventare presuntuosi. Dobbiamo stamparci in testa la parola ‘salvezza’ perché se alziamo la cresta possiamo perdere contro tutti. Questa era una partita da 0-0, sono stati bravi a sorprenderci battendo velocemente un calcio d’angolo. Questa sconfitta deve farci tornare con i piedi per terra: sia noi giocatori che l’ambiente. Per noi la trasferta di Renate diventa fondamentale per chiudere bene l’anno e passare un buon Natale tenendo a distanza i diretti avversari per la salvezza”.
Meno cupo in volto il tecnico Salvatore Iacolino che smentisce ogni volo pindarico da parte delle squadra: “Montati la testa? Forse voi, ma non certamente la squadra. Abbiamo spesso vinto delle partite per 1-0 ed oggi abbiamo perso di misura anche noi: sono cose che possono succedere, soprattutto contro una squadra attrezzata per raggiungere i play off. Quest’oggi, comunque, non eravamo in palla. Cercavamo troppo spesso i lanci lunghi e sulle seconde palle non eravamo reattivi. Purtroppo questo campionato è estremamente livellato e se giochi leggermente al di sotto delle tue possibilità vieni punito, proprio come oggi dove il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio. Ora dobbiamo subito pensare alla trasferta di Renate perché diventa indispensabile fare risultato. La sconfitta di oggi, però, non va drammatizzata: i ragazzi hanno dato tutto. Il terreno di gioco del ‘F.lli Paschiero’? E’ brutto ed è difficile giocare”.
Soddisfatto e con tre punti in tasca, invece, il tecnico del Pordenone Bruno Tedino: “In quindici giornate di campionato abbiamo solamente sbagliato la gara contro il Cittadella. In tutte le altre occasioni l squadra è sempre rimasta in piedi anche nei momenti di sofferenza. Le assenze oggi ci hanno consentito di far esordire un altro classe 1997 e per noi è motivo di grande soddisfazione. La squadra ha voluto fortemente la vittoria, siamo stati attenti a non concedere grosse azioni da gol al Cuneo e questo era già importante. Non è stata, comunque, una bella partita anche a causa di un terreno di gioco non all’altezza dove le due squadre hanno dovuto prestare maggior attenzione alla fase difensiva. Filippini? E’ il nostro Totti! Fatica a fare l’esterno e giocando più centralmente può far valere l’incredibile estro che ci entusiasma. L’obiettivo resta, comunque la salvezza il prima possibile”.
AR – Redazione Sportiva Ideawebtv.it